<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Valdagno

Mancano medici all’ospedale. Ortopedia chiude nei weekend

Pazienti trasferiti ad Arzignano se devono ultimare la degenza. L’Ulss: «I sindaci sapevano». Acerbi: «Decisione provvisoria»

Una nuova doccia fredda per i pazienti del “San Lorenzo”. Dopo il pronto soccorso ortopedico che, da settembre scorso nei fine settimana prevede il trasferimento al “Cazzavillan” di Arzignano, ora il sabato e la domenica a “traslocare” è anche il reparto di ortopedia. O, per meglio dire, i ricoverati.
Almeno questo è quanto avvenuto venerdì scorso quando una fila di ambulanze è arrivata all’ospedale di Valdagno per caricare i pazienti di ortopedia, che non potevano essere dimessi, e condurli verso la città del Grifo dove ora termineranno la degenza.

Come funziona la procedura di trasferimento

Questa, dunque, la procedura: chi alle 20 del venerdì si trova ricoverato in ortopedia al “San Lorenzo”, non è dimissibile e necessita di assistenza “complessa”, deve essere trasferito al “Cazzavillan” di Arzignano. Il motivo sembra essere sempre lo stesso, ovvero la carenza di personale.

Le preoccupazioni per la scelta dell'Ulss

A sollevare la questione è stato Carlo Cunegato, portavoce regionale della lista “Il Veneto che vogliamo” pronto a difendere il servizio laniero: «Siamo molto preoccupati per quello che sta avvenendo a Valdagno. La scelta del direttore sanitario, Cristiano Finco, di chiudere il reparto di ortopedia il sabato e la domenica è davvero drammatica e pericolosa per i pazienti, perché comporta massicci spostamenti: venerdì scorso sono stati trasferiti i primi pazienti ad Arzignano. Questo può rappresentare un trauma e una sicura difficoltà per pazienti, anche molto anziani, che già stanno attraversando un momento difficile e che, spesso, si sono appena stabilizzati. Una scelta sbagliata e un grande problema gestionale del reparto che riceve una mole di nuovi pazienti nel giro di una mattinata. Non vorremmo che questo fosse l’inizio di un processo che tende a smobilitare un reparto così importante e imprescindibile per l’ampio territorio servito».

I sindaci sapevano della decisione

La risposta dell’Ulss 8 “Berica” non si è fatta attendere: «Si precisa che non ci sono state modifiche organizzative e il piano in atto è quello condiviso con i sindaci del territorio. Al contempo si stanno implementando soluzioni strutturali e del personale sanitario». Quindi per l’azienda sanitaria nessuna novità rispetto a quanto era già stato deciso con i primi cittadini. 

Le rassicurazioni ai cittadini

Intanto dal sindaco Giancarlo Acerbi arrivano rassicurazioni sul fatto che dovrebbe trattarsi di una situazione transitoria. «Insieme agli altri sindaci di valle ci siamo subito mobilitati con la direzione generale dell’Ulss 8 “Berica” - conferma Acerbi -. Ci è stato garantito che si tratta di una soluzione temporanea causata dalla carenza di ortopedici negli ospedali di Valdagno e Arzignano. In particolare, vista l'assenza dell'ortopedico il sabato e la domenica pomeriggio al “San Lorenzo”, per poter assicurare la continuità del servizio i ricoverati in ortopedia per situazioni complesse al venerdì e al sabato vengono trasferiti ad Arzignano, mentre gli altri in geriatria o chirurgia. Come da impegno preso in risposta alle nostre richieste, il direttore generale Giuseppina Bonavina ha quindi assicurato che entro questo mese arriveranno altri ortopedici e il servizio ritornerà pienamente operativo, compresi ricoveri e pronto soccorso ortopedico sabato e domenica».

Il futuro del pronto soccorso ortopedico e del reparto

Stando ad Acerbi, dunque, il reparto e anche il pronto soccorso ortopedico dovrebbero tornare attivi. In particolare il pronto soccorso ortopedico da settembre scorso era stato sospeso nel weekend concentrando le urgenze nel solo ospedale di Arzignano. Lo stop aveva visto subito la mobilitazione dei primi cittadini della Valle dell’Agno: Giancarlo Acerbi di Valdagno, Francesco Lanaro di Cornedo, Armando Cunegato di Recoaro, Dario Tovo di Brogliano, Davide Dorantani di Castelgomberto e Davide Faccio di Trissino.

Veronica Molinari

Suggerimenti