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Scuola

Aule sempre più vuote: persi 550 alunni in un anno. E le scuole si accorpano

Il calo demografico colpisce anche Vicenza, con una flessione diffusa tra i nuovi iscritti alle medie, elementari e superiori
Studenti a lezione in una classe: con lo svuotamento tanti plessi si uniranno  (Archivio)
Studenti a lezione in una classe: con lo svuotamento tanti plessi si uniranno (Archivio)
Studenti a lezione in una classe: con lo svuotamento tanti plessi si uniranno  (Archivio)
Studenti a lezione in una classe: con lo svuotamento tanti plessi si uniranno (Archivio)

La scuola si svuota. Il calo demografico morde e le conseguenze si toccano con mano soprattutto nel primo ciclo: lì, il prossimo anno scolastico sarà il segno meno a farla da padrone. Lo dicono i dati delle iscrizioni che si sono chiuse il 10 febbraio scorso e che confermano la tendenza in atto da qualche anno.

Alle scuole elementari

A settembre sui banchi della primaria saranno circa 205 gli alunni in meno rispetto all’anno scorso. Se nel 2023/24 le iscrizioni in prima elementare erano 6.388, oggi se ne contano 6.183.

Alle materne

Non sono ancora state quantificate, invece, le iscrizioni all’infanzia, anche perché le domande per la materna avvengono esclusivamente in modalità cartacea, diversamente dagli altri gradi di scuola che richiedono una procedura digitale con l’accesso attraverso le credenziali Spid alla piattaforma “Unica” del Ministero. Le previsioni però non sono rosee anche sulla base del calo che ha segnato negli anni precedenti la scuola dei più piccoli, rispetto a qualche anno fa frequentata meno anche dai bambini stranieri.

Alle superiori

Ma se l’onda lunga delle culle vuote lambisce appena le superiori con un “buco” di 114 studenti, nella secondaria di primo grado i numeri dei banchi vuoti cominciano ad essere consistenti.

Alle medie

Saranno 338 gli studenti delle medie che a settembre mancheranno all’appello nei plessi di città e provincia dove il calo di alunni è costante tanto che nell’arco di tre anni scolastici si sono “persi” 484 studenti. Si passa infatti dai 7.657 iscritti in prima media nel 2022/23 ai 7.511 del 2023/24 fino ai 7.173 che inizieranno a frequentare la scuola a settembre 2024/25.

Per quanto riguarda gli indirizzi, rispetto a tre anni fa cresce la richiesta per i corsi musicali passando da 876 domande nel 2022/23 a 1.011 nel 2023/24 e 1.074 nel 2024/25, con una differenza nell’intero arco di tempo di 198 alunni in più che scelgono i corsi dove si studia uno strumento musicale. Sono invece 5.641 contro le 6.018 dell’anno scorso le domande per il tempo normale (-377). Quanto al tempo prolungato, le 482 iscrizioni dell’anno 2023/24 sono diventate 458 per il 2024/25 con una differenza in rosso di 24.

 La dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Vicenza

«I numeri in negativo che emergono dal calcolo delle iscrizioni nelle classi prime sono una conseguenza della denatalità e si registrano in tutte le province venete, non solo a Vicenza - fa sapere la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Nicoletta Morbioli - cosa comporterà questo calo ancora non sappiamo, così come non siamo in grado di dire con certezza se e quante classi ci saranno in meno il prossimo anno scolastico. Lo si vedrà più avanti, per adesso i dirigenti scolastici stanno ancora elaborando i dati degli iscritti».

Gli accorpamenti delle scuole

All’orizzonte si profilano però accorpamenti che sono già stati discussi nelle riunioni d’ambito e deliberati in Regione e riguardano alcuni istituti sottodimensionati che hanno un numero di alunni inferiore a 500, parametro che impedisce che alla scuola vengano assegnati un dirigente scolastico e un direttore amministrativo, in via esclusiva.
Del resto l’accorpamento è una delle conseguenze dell’inverno demografico. Fusioni si annunciano in città per i comprensivi 6 Muttoni e 7 di viale Fiume, che daranno vita ad un unico istituto, così come per i comprensivi 4 Barolini e 2 Bortolan, oltre che per diversi istituti della provincia.
Il fine è il risparmio di personale che si ottiene accorpando le segreterie e il personale amministrativo, mentre per quanto riguarda i dirigenti sarà una graduatoria a decidere quale dei due resterà.

Anna Madron

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