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Dopo la frana in Valbrenta

Valsugana riaperta a metà, ma i tir passano

Segnaletica sul limite del peso dei mezzi pesanti poco visibile.
Non pochi i tir sorpresi a percorre la Ss 47 malgrado il divieto per i mezzi oltre le 25 tonnellate (Ceccon)
Non pochi i tir sorpresi a percorre la Ss 47 malgrado il divieto per i mezzi oltre le 25 tonnellate (Ceccon)
Non pochi i tir sorpresi a percorre la Ss 47 malgrado il divieto per i mezzi oltre le 25 tonnellate (Ceccon)
Non pochi i tir sorpresi a percorre la Ss 47 malgrado il divieto per i mezzi oltre le 25 tonnellate (Ceccon)

Primo giorno di apertura: statale 47 quasi deserta, ma tra i veicoli in transito oltre la deviazione molti i mezzi pesanti. Non sembra infatti che il limite di peso fissato dall'Anas in un massimo 25 tonnellate con massa a pieno carico, sia stato rispettato alla lettera. Sulla Ss 47 infatti molti tir, anche con targa straniera, che "ignari" del divieto hanno proseguito la loro marcia verso Trento.

Primo giorno di apertura: sulla statale 47 molti i mezzi pesanti nonostante il divieto

Del resto la segnaletica che evidenzia il divieto di transito oltre le 25 tonnellate si riduce a due cartelli appoggiati sul ciglio della strada sia in corrispondenza del ponte di Campolongo che al semaforo di Carpanè, per chi arriva da Bassano. Probabilmente troppo poco e comunque poco visibili per informare del divieto i conducenti dei tir.

Ieri, del resto, non c'erano nemmeno controlli da parte della polizia che è intervenuta, secondo quanto dichiarato dal comando di Bassano, soltanto nella prime ore del mattino. E così camion di qualsiasi portata hanno potuto transitare lungo l'asse viaria fino a raggiungere il semaforo di Carpanè e proseguire poi tranquilli fino alla corsia che da doppia diventa unica in località Pian dei Zocchi e che prosegue con il restringimento, peraltro molto ben segnalato, fino al cambio di corsia poco prima del punto in cui è caduto l'enorme masso di roccia.

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Il doppio senso di marcia sul viadotto

Il doppio senso di marcia sul viadotto "Del pescatore" è regolato dal limite di velocità dei 30 km orari che costringe di fatto a procedere lentamente fino al termine della deviazione poco prima dello svincolo di San Marino. E soltanto in questo tratto, di circa un chilometro e mezzo, è vietato il transito ai veicoli aventi massa superiore alle 25 tonnellate.

L'Anas suggerisce l'uscita di Romano nord sulla tangenziale di Bassano, per chi è diretto a Trento mentre per chi arriva da nord resta valida l'uscita in galleria San Vito sulla statale 50bis per utilizzare la Feltrina. L'ordinanza, inviata agli organi interessati alla viabilità, ha visto destinatarie anche le forze dell'ordine che avrebbero il compito di far rispettare il divieto.

«È una statale sulla quale non abbiamo competenza - riferisce il sindaco di Valbrenta, Luca Ferazzoli - e penso che Anas, che ha operato nel più breve tempo possibile, sicuramente nei prossimi giorni potenzierà la segnaletica per rendere più visibile il divieto».

Irrisolto il nodo dei rallentamenti sulla strozzatura del viadotto

Resta invece irrisolto il tema della strozzatura sul viadotto che inevitabilmente comporterà dei rallentamenti non appena il traffico sulla Valsugana si farà più intenso. «Le congestioni pre-frana sulla statale non sono più tollerabili - dichiara Ferazzoli - per cui noi amministratori dei territori del Bassanese e del Trentino, attraversati dalla Valsugana, abbiamo fatto tesoro di questa esperienza per aprire un tavolo permanente di confronto in cui discutere le problematiche dell'arteria e portarle a conoscenza degli enti interessati, Regione e Anas».

Giallo a Cismon

Intanto si è appreso che, approfittando del minor via vai lungo la valle, qualcuno potrebbe aver manomesso il sistema di lettura dei bancomat dalla stazione Eni di Cismon: gli utenti ieri venivano invitati via social a controllare i movimenti bancari fra il 21 e il 23 febbraio.

Michela Cola

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