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Vicenza

Banda dei bolidi
È caccia aperta
anche in provincia

La Bmw sequestrata dalla stradale
La Bmw sequestrata dalla stradale
La Bmw sequestrata dalla stradale
La Bmw sequestrata dalla stradale

Tutte le forze dell’ordine sono sull’attenti. La “banda dei bolidi”, quella che nei giorni scorsi ha imperversato tra Lombardia e Veneto occidentale a bordo di una Bmw nera (e forse la stessa che in precedenza aveva seminato il panico con la famosa Audi gialla), potrebbe comparire nuovamente sulle strade del Vicentino. Con un’altra auto rubata, probabilmente una macchina veloce, perché una cosa è certa: che si tratti oppure no degli stessi malviventi, il copione di furti e folli fughe ai 200 all’ora non è cambiato. Per polizia, carabinieri e guardia di finanzia l’ordine di servizio è: tenere gli occhi aperti, segnalare auto sospette e in caso di inseguimenti coinvolgere più pattuglie, senza rischiare vite umane.

«La prima cosa che dobbiamo fare è garantire l’incolumità di chi viaggia sulle nostre strade», spiega il dirigente della polizia stradale veronese Girolamo Lacquaniti. «Non ci possiamo mettere a fare “Fast and furious” speronando automobili o sparando dietro a quelle che fuggono».

Intanto sul fronte investigativo proseguono le analisi sulla Bmw nera abbandonata alle 2.30 di sabato a Sommacampagna. E in particolare sugli oggetti trovati all’interno. I malviventi, scappati a piedi, si sono portati dietro un Kalashnikov. Ma poi, l’arma da guerra è stata trovata appoggiata alla recinzione oltre la quale i banditi si sono dileguati. Forse era diventata troppo ingombrante. O forse a quel punto i banditi hanno pensato che l’Ak-47 non servisse più.

Tra i reperti utili anche un navigatore satellitare e un navigatore portatile. Che adesso sono all’analisi degli esperti della polizia scientifica che setacceranno ogni file, ogni località e indirizzo inserito.

Ha molte cose da raccontare quella Bmw rubata a un vicentino residente a Padova, non soltanto per le due pistole calibro 38 e 45 con colpi in canna. Nel bagagliaio sono state trovate anche due “marmotte”, contenitori carichi di polvere da sparo uno da 180 grammi e un altro da 170 (che di solito si usano per far saltare i bancomat), vanghe, picconi, piedi di porco. Ci sono poi quelle immagini del benzinaio sulla statale Gardesana a raccontare che tipi di banditi sono questi che vanno a fare benzina con passamontagna e giubbotti antiproiettile. Gente insomma pronta a sparare. Roba grossa, mica soltanto bancomat.

Perché a far saltare uno sportello non ci vai con il giubbotto o con un mitragliatore. Un unico errore: quella manovra per non essere fotografati dal telelaser. I banditi sono stati costretti alla fuga da una fatalità: un autovelox della Stradale piazzato all’altezza di Sommacampagna, in direzione Venezia, alle 2.30 di notte. Quando l’autista della Bmw l’ha visto, ha superato un’auto in seconda corsia stando in terza, ma piano, affiancandola, per non essere colpito e poi è rientrato, spegnendo i fanali. La pattuglia della Stradale a quel punto s’è messa all’inseguimento sfiorando i 200 chilometri all’ora. Poco dopo temendo di trovare una seconda pattuglia (spesso con i controlli con il telelaser ce n’è una a monte e una a valle), i banditi hanno mollato la Bmw in una piazzola di sosta e sono fuggiti a piedi.

Paolo Mutterle

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