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Caso Audi gialla

Inseguita in A4
Bmw carica d'armi
rubata a vicentino

L'auto e le armi ritrovate. FOTO DIENNE
L'auto e le armi ritrovate. FOTO DIENNE
Le armi trovate a bordo della Bmw

VERONA. Tre banditi, armati di pistole e mitra, sono fuggiti questa notte alla Polstrada nel veronese dopo aver abbandonato la Bmw che guidavano a fari spenti, inseguiti sul filo dei 200 km/h sull’autostrada A4, a Sommacampagna. Gli agenti hanno trovato nella vettura due sacchetti con esplosivo, un jammer (congegno che "scherma" i cellulari), picconi, piedi di porco e due pistole cariche. Vicino alla recinzione scavalcata dai malviventi un mitra kalashnikov. Le modalità di fuga hanno fatto pensare alla banda dell’Audi gialla, svanita nel nulla dopo aver abbandonato e dato alle fiamme la settimana scorsa l’imprendibile supercar. La Bmw è risultata essere stata rubata a novembre a Padova, le targhe, invece, ieri sera a Brescia. 

 

La pattuglia della polstrada di Verona aveva notato verso le 2.30 della scorsa notte la Bmw con tre persone a bordo correre in A4 in direzione Venezia. Nonostante la velocità fosse nei limiti consentiti, gli agenti hanno deciso di controllarla. Appena si è accorto di essere tallonato dai poliziotti, l’uomo alla guida dell’auto ha spento i fari ed ha accelerato, percorrendo in meno di un minuto tre chilometri a oltre 200 all’ora. Poi ha frenato e accostato all’improvviso al lato della carreggiata. Con un balzo i tre occupanti sono scesi dalla Bmw, saltando i guardrail e guadagnando terreno in mezzo alla campagna, inseguiti dagli agenti, prima di scavalcare una rete di recinzione e scomparire. A terra, accanto alla la polizia ha rinvenuto un giubbotto di colore blu e kalashnikov con il caricatore con 10 munizioni. Nella vettura invece è stata trovata una scatola metallica con dentro due pistole, un revolver e una semiautomatica, entrambe cariche e un secondo caricatore del kalashnikov. E poi due sacchetti 15x15 pieni di polvere pirica, alluminio e resistenze con dei fili elettrici, esplosivo solito usato per far saltare i bancomat. Trovati anche attrezzi da scasso e le targhe originali della Bmw, rubata lo scorso novembre a Padova, sostituite nella notte da altre due prelevate da una vettura in sosta a Brescia, il cui titolare ha fatto denuncia stamane. Collegato all’ accendisigari c’era invece un ’jammer’ (disturbatore di frequenze cellulari). La polizia scientifica ha raccolto le impronte sull’auto e sulle armi, ed ha recuperato reperti biologici che saranno analizzati nelle prossime ore. Un esame atteso anche per comparare gli esiti degli accertamenti del Ris sui reperti biologici recuperati la notte del 26 gennaio a Fonte (Treviso), dove venne ritrovata bruciata l’Audi Rs4 gialla, i cui occupanti - una banda di tre malviventi - avevano tenuto in scacco tra il 16 e il 23 gennaio scorsi le forze dell’ordine di mezzo Nordest, fuggendo più volte a posti di blocco e inseguimenti tra le province di Padova, Venezia, Vicenza, Treviso e Trieste. Gli investigatori stanno valutando le analogie tra la vettura abbandonata in A4 la notte scorsa e l’Audi Rs4 gialla, ma anche con la Bmw station wagon scura intercettata il 4 febbraio scorso dai Carabinieri a Desio, vicino Monza. Anche in quel caso gli occupanti aveva fatto perdere le loro tracce dopo un lungo inseguimento. Un puzzle non facile da comporre: l’Audi gialla era stata rubata il 26 dicembre scorso in zona a Malpensa, la Bmw Sw il 13 gennaio a Milano, mentre le targhe di quest’ultima Bmw erano state asportate a Brescia ieri sera. 

 

C’è stata l’Audi gialla. Ora c’è la Bmw nera, che però ha già finito la sua corsa. Quelle che non finiscono sono le scorribande dei banditi sulle autostrade del Veneto. Ancora un inseguimento con la polizia sul filo dei 200 km orari, ancora una volta tre soggetti pericolosi che hanno fatto perdere le loro tracce. Quella andata in scena ieri notte sull’autostrada A4, in zona Verona, potrebbe essere l’ennesima puntata della sfida lanciata alle forze dell’ordine dalla banda straniera della ex-Audi Rs4 gialla. Una Bmw nera, rubata a novembre a Padova, è stata intercettata nei pressi di Sommacampagna da una pattuglia della Polstrada di Verona. A bordo tre uomini. L’auto, un modello serie 535 D, un pò datato, della casa di Monaco, viaggiava a velocità normale. Ma quando il conducente ha visto che lo tallonava la polizia, ha accelerato all’improvviso, ha spento i fari ed ha spinto la vettura sul filo dei 200-230 km/h, percorrendo in meno di un minuto 3 chilometri. Poi ha frenato e ha accostato al lato della carreggiata. Con un balzo i tre occupanti sono scesi dalla Bmw, saltando il guardrail, ed hanno guadagnato terreno in mezzo alla campagna, inseguiti dagli agenti, prima di scavalcare una rete di recinzione e scomparire. Non c’è stato conflitto a fuoco. I tre sconosciuti, tuttavia, erano armati fino ai denti. Vicino all’auto i poliziotti hanno recuperato un giubbotto di colore blu e un mitra kalashnikov, con 10 munizioni nel caricatore. Dentro la Bmw è stata trovata una scatola metallica con due pistole, un revolver e una semiautomatica, entrambe cariche e un secondo caricatore del kalashnikov, quindi un ’jammer’, un sistema che disturba le frequenze dei cellulari, due sacchetti 15x15 pieni di polvere pirica, alluminio e resistenze, fili elettrici, esplosivo per far saltare gli sportelli bancomat. Nel bagagliaio attrezzi da scasso e le targhe originali della Bmw. La potente berlina era stata rubata a novembre ad un vicentino residente a Padova. Le targhe erano invece state sottratte la sera prima ad una vettura in sosta a Brescia, il cui titolare aveva fatto denuncia stamane. È la stessa banda dell’Audi Rs4 gialla? Gli investigatori per ora non si sbilanciano. La suggestione è forte, anche per le analogie con il modus operandi di quella banda. Eccetto una: non è mai risultato che quei tre banditi avessero armi. Si attendono gli esiti degli accertamenti della polizia scientifica. Sono state raccolte le impronte sull’auto e sulle armi, e recuperati reperti biologici che saranno analizzati e comparati con analoghe tracce repertate dal Ris sull’Audi gialla data alla fiamme nelle campagne del trevigiano, a Fonte, il 26 gennaio scorso. Dati importanti potrebbero celarsi nel navigatore satellitare della Bmw. Tra i frame in mano agli investigatori ce n’è uno ricavato dalla telecamera di sicurezza di un distributore di carburante sulla strada Gardesana. Si vede un uomo camuffato con un passamontagna che fa gasolio ad una Bmw berlina scura, del tutto simile a quella della notte scorsa. La targa sarebbe diversa, ma è comune che i malviventi le cambino spesso, per rendere più difficile l’identificazione della vettura. L’immagine del distributore risale ad una settimana fa. Gli investigatori stanno valutando le analogie tra questa vettura ed una Bmw scura intercettata il 4 febbraio scorso dai Carabinieri a Desio, vicino a Monza. Si trattava però di un modello diverso, una station wagon. Anche in quel caso gli occupanti avevano fatto perdere le loro tracce dopo un lungo inseguimento. 

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