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Folla e applausi per l'ultimo saluto a Tommy

Nella chiesa di Araceli vecchia sono stati celebrati i funerali di Tommaso Lotto, 27 anni, ucciso in Brasile il 21 luglio in un tentativo di rapina
L'uscita della salma di Tommaso Lotto dalla chiesa di Araceli vecchia ieri pomeriggio. COLORFOTO
L'uscita della salma di Tommaso Lotto dalla chiesa di Araceli vecchia ieri pomeriggio. COLORFOTO
L'uscita della salma di Tommaso Lotto dalla chiesa di Araceli vecchia ieri pomeriggio. COLORFOTO
L'uscita della salma di Tommaso Lotto dalla chiesa di Araceli vecchia ieri pomeriggio. COLORFOTO

«Questa notte ancora vola, tra coriandoli di cielo e manciate di spuma di mare. Adesso vola...» Le parole di “Mentre dormi” di Max Gazzè hanno accompagnato, ieri pomeriggio, dopo i ricordi in chiesa e all'uscita della salma di Tommaso Lotto, insieme a un lungo e commosso applauso delle tante persone accorse alla chiesa di Araceli vecchia per dire addio a «quel ragazzo che voleva spaccare il mondo» e per infondere un po' di coraggio ai genitori Livia e Massimo e alla sorella Lucia, stretti in un abbraccio di dolore e disperazione.

La cerimonia

Sono arrivati in molti, troppi perché la chiesa potesse accoglierli tutti. Parenti e tantissimi amici che lo hanno lasciato con una promessa: «Ti hanno impedito di realizzare i tuoi sogni, si sono portati via i tuoi progetti e hanno spento il tuo sorriso. Porteremo a termine quello che tu non hai potuto concludere e ogni traguardo sarà in tuo onore». Quel ragazzo «con il sorriso dolce e i capelli ricci», come lo ha ricordato il cuginetto Eduardo, riusciva a conquistare chiunque perché era dinamico, intelligente e soprattutto perché, come ha sottolineato un altro cugino, «quando ero in difficoltà lui era l'unico che mi dava sempre una mano. L'unico pronto ad ascoltarmi anche per ore, a consigliarmi e consolarmi». Volti tristi, commossi e increduli, ieri all'addio al ragazzo. A dieci giorni dalla tragedia è ancora impossibile farsi una ragione di quanto accaduto.

La tragedia

Tommaso, 27 anni, è stato ucciso in un tentativo di rapina. Era a San Paolo del Brasile, la città di cui si era innamorato e dove aveva deciso di abitare, dopo la laurea all'università Bocconi e diverse esperienze all'estero. Qui, proprio in questi giorni, avrebbe visto decollare la nuova attività di consulente finanziario. Sabato 21, poco prima delle 19, mentre era in auto con un amico spagnolo, figlio del ministro della Giustizia, fermo a un semaforo dell'Avenida 9 De Julhò, nel quartiere elegante a sud della città, è stato avvicinato da due uomini in moto, il volto coperto dal casco oscurato. Erano armati e, forse, volevano il suo orologio.

Tutto è successo in una manciata di secondi: Tommaso, forse pensando che volessero la sua auto, forse in un disperato tentativo di salvarsi, ha aperto la portiera della Civic. In quel momento uno dei due gli ha sparato e lo ha colpito in pieno petto. Quando è arrivata l'ambulanza il giovane era ancora cosciente. Le sue condizioni, però, sono subito parse disperate. Il ragazzo è morto pochi minuti dopo l'arrivo all'ospedale. L'amico, che era seduto a suo fianco, è riuscito a salvarsi per un soffio ma è rimasto sconvolto dall'accaduto. Quando lo hanno trovato era sotto choc, in stato confusionale e, dopo aver risposto alle domande della polizia ha subito voluto lasciare il Paese.

La notizia del delitto ha destato grande scalpore non solo in Italia ma anche in Brasile dove, purtroppo, negli ultimi mesi c'è stata un allarmante aumento della criminalità. Sono subito scattate le ricerche dei killer. Ricerche che, purtroppo, sinora sono state vane. I genitori e la sorella di Tommaso si sono immediatamente precipitati a San Paolo. Una settimana interminabile e carica di sofferenza perché oltre al dolore per quanto accaduto hanno dovuto espletare le lunghe pratiche burocratiche per far rientrare il figlio in Italia, sabato sera.

Il dolore

E ieri l'ultimo saluto. Don Lino Genero ha voluto lasciare spazio ai ricordi delle persone più vicine a Tommy, così lo chiamavano tutti. Per dirgli addio un'amica ha scelto le parole di Sant'Agostino: «La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora». Un altro ragazzo, a lui molto vicino, lo ha salutato all'uscita della chiesa con la canzone di Bonnie Tyler “Total eclipse of the heart” e, ancora una volta, è seguito un applauso commosso.

Claudia Milani Vicenzi

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