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Vicenza

«Prolungamento di via Aldo Moro al via nel 2026». E intanto spunta un altro progetto

Chiari, dg di A4 holding, conferma l’intenzione di accelerare: il comitato presenta una proposta alternativa

«Il cantiere partirà nel 2026 e contiamo di chiuderlo entro tre anni». Il direttore generale di A4 Holding, Bruno Chiari, nella sua ricognizione sui tanti investimenti (oltre 220 milioni di euro) sulla Provincia di Vicenza, è stato molto chiaro su uno dei più attesi dal capoluogo: il prolungamento di via Aldo Moro che vale da solo 38,4 milioni di euro
Si tratta del collegamento dall’incrocio con la strada di Bertesina con la Postumia. Nelle intenzioni della società autostradale «l’opera migliora il collegamento della viabilità esterna al casello autostradale di Vicenza nord - spiegano - Con l’opera si chiude la maglia della tangenziale Est collegando via Moro con il casello di Vicenza Nord sull’A31.

Un intervento che consentirà di deviare molte quote di traffico

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L’intervento consente di drenare elevate quote di traffico dalla viabilità urbana delle frazioni di Anconetta, Bertesina, Ospedaletto e delle aree urbane del quadrante nord-est del capoluogo e di favorirne l’accessibilità diretta al casello autostradale». Per quanto riguarda le specifiche tecniche dell’opera «la bretella ha una lunghezza di circa 2,8 chilometri, con origine dalla rotatoria di via Aldo Moro e termine sul raccordo al casello di Vicenza Nord. Ha una larghezza di 10,5 metri ed è costituita, tra i principali manufatti, da un viadotto ferroviario di 90 metri sulla linea Vicenza-Treviso, da una rotatoria di raccordo sulla Postumia, da un viadotto di 80 metri sempre sulla Postumia e da una rotatoria di collegamento a stradone Nicolosi, oltre ad una rotonda di collegamento al raccordo del casello Vicenza Nord».

È in corso la verifica di impatto ambientale

Al momento l’opera si trova allo stadio del progetto definito, su cui è in corso l'acquisizione dei pareri. In più, è in corso la procedura di verifica di assoggettabilità alla Verifica di impatto ambientale. E intanto il comitato “Anconetta futuro” presenta un’alternativa: «La proposta prevede di far proseguire le due corsie centrali di Via Aldo Moro in viadotto a scavalco della rotatoria di Bertesina e di utilizzare le due corsie laterali come rami di raccordo con la rotatoria - spiegano i referenti - Il tracciato prosegue a nord del viadotto in leggero rilevato (circa un metro) parallelo alla condotta dell’acquedotto di Padova per poi scavalcare la linea ferroviaria Vicenza-Treviso e successivamente svoltare a destra e proseguire in affiancamento alla ferrovia per poi dirigersi in direzione nord fino a sottopassare la Postumia a ridosso della “rotatoria dell'uva” e quindi raccordarsi alla attuale viabilità con una nuova rotonda da cui si diparte un breve tratto di raccordo verso Ospedaletto».

I viadotti sarebbero realizzati in travi di acciaio Corten

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Sulla costruzione i cittadini precisano che «i viadotti sarebbero realizzati in travi di acciaio Corten poggianti su pilastri di calcestruzzo armato con fondazioni profonde (come quelli lungo strada di Bertesina nello scavalco della ferrovia di via Quadri), evitando gli enormi rilevati stradali inseriti nel progetto di A4. Si prevede anche di realizzare una nuova ciclopedonale tra Ospedaletto e via Cul de Ola. Vogliamo capire se c’è la possibilità di trovare una nuova soluzione. La nostra proposta è stata presentata a Sovrintendenza, Autostrade e Provincia».

Alessia Zorzan e Karl Zilliken

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