Il Comune di Vicenza ha deciso di chiude in maniera definitiva Ca' di Dennis, revocando al gestore del locale di via Zamenhof l'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande. La decisione, firmata dal dirigente dell'Ufficio pubblici esercizi e polizia amministrativa, giunge al termine di una lunga serie di gravi violazioni accertate in collaborazione con questura e carabinieri, sia sul fronte della normativa anti Covid, sia rispetto all'ordine pubblico, compreso il tentativo di impedire l'accesso alle forze dell'ordine durante i controlli.
«Ancora una volta - dichiara l'assessore al commercio Silvio Giovine - la stretta collaborazione con le forze dell'ordine ci consente di agire in modo ferreo nei confronti di chi si ostina a non rispettare la legge. Questo locale ha avuto numerose sospensioni temporanee che non sono servite a ripristinare lo stato di legalità».
UNA LUNGA SERIE DI VERBALI
La richiesta di apertura dell'attività Ca' di Dennis risale al 2016. Del 2018 è una prima denuncia della questura perché il locale risulta trasformato in discoteca, senza autorizzazione. Altri verbali sono stati emessi per mancata esposizione dei prezzi, dell'orario di apertura e dell'apparecchio per la rilevazione del tasso alcolemico. Nell'agosto del 2020, dopo una rissa finita nel sangue, la questura chiude per 7 giorni. Sospensioni temporanee dell'attività e sanzioni vengono inflitte nuovamente tra dicembre dell'anno scorso e aprile di quest'anno per mancato rispetto delle normative anti Covid.
L'11 aprile, in particolare, i carabinieri rilevano che l'esercizio è aperto dopo l'orario consentito, con 6 persone all'interno, situazione che fa scattare ulteriori decisive sanzioni. A fine aprile, infine, il questore ordina la sospensione per 30 giorni del bar per la reiterata apertura in violazione delle norme anticontagio e per aver impedito l'ingresso alle forze dell'ordine.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che la titolare, assente durante i numerosi controlli, risulta aver delegato stabilmente la gestione dell'attività ad una persona priva dei requisiti di legge.