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Vicenza

Cimitero Maggiore
Sepolture islamiche
hanno il via libera

Al cimitero maggiore spazio alle tombe islamiche. COLORFOTO
Al cimitero maggiore spazio alle tombe islamiche. COLORFOTO
Al cimitero maggiore spazio alle tombe islamiche. COLORFOTO
Al cimitero maggiore spazio alle tombe islamiche. COLORFOTO

Due le questioni: trovare uno spazio e capire in che direzione si trovi La Mecca. Se per il secondo problema i tecnici di palazzo Trissino e di Aim Amcps sono ancora al lavoro, per il secondo dilemma è ormai pronta la soluzione. I musulmani potranno ottenere uno luogo per seppellire i propri defunti al cimitero maggiore. Dopo le aperture di un mese fa, l’amministrazione comunale ha messo nero su bianco la decisione che sarà ufficializzate nelle prossime ore. Per il via libera definitivo si dovrà aspettare il Consiglio, che potrebbe esprimersi già a fine anno o al limite nei primi giorni del 2016.

LA SCELTA. La questione, portata avanti dall’assessore alla semplificazione Filippo Zanetti, è stata trattata dalla giunta la scorsa settimana e ieri è emersa anche a margine della riunione di maggioranza convocata dal sindaco. «L’intenzione - è stato detto ai consiglieri di Pd, lista Variati e Udc - è quella di destinare uno spazio all’interno del cimitero maggiore». Tecnicamente si chiama reparto operativo e verrà collocato in una porzione del camposanto che attualmente non è utilizzata. Anche se prima di definire dimensioni, tipologie e aspetti connessi, sarà necessario mettere nero su bianco i diversi criteri che disciplinano e andranno a regolamentare le sepolture islamiche.

I CRITERI. La questione non è di poco conto. Non è sufficiente, cioè, trovare i metri quadrati necessari e procedere con l’inumazione dei defunti. Il rito islamico prevede regole che sono molto diverse dalla sepoltura cristiana e che sono anche in contrasto con le normative comunali stabilite per i cimiteri. Tra le varie disposizioni, è stato illustrato ai consiglieri, è previsto che il cadavere di un musulmano venga avvolto in un telo e seppellito sotto terra. I corpi possono poi essere disposti uno sopra l’altro. Ma entrambe le condizioni non possono essere accettate da palazzo Trissino che ha deciso sì di dare il via alle sepolture islamiche al cimitero maggiore ma allo stesso tempo di definire alcuni criteri base: i musulmani che vorranno seppellire i loro defunti dovranno dotarsi di una cassa di legno. Non saranno, ovviamente, concesse sovrapposizioni, non ci saranno lapidi, come prevede il rito, mentre, come richiesto, i feretri saranno seppelliti con il capo rivolto verso La Mecca.

IL DIALOGO. A poco più di un mese di distanza, quindi, il Comune si appresta a trasformare le parole in azioni. Il dialogo è andato in scena per la prima volta a fine ottobre al centro Ettawba di via Vecchia Ferriera in occasione della giornata ecumenica tra cristiani e musulmani. Da una parte l’imam Kamel Lajachi; dall’altra il vescovo Beniamino Pizziol; con loro anche monsignor Giuseppe Dal Ferro, del centro ecumenico Eugenio IV. «Nel rispetto della Costituzione, la libertà religiosa è un diritto che garantisce luoghi riservati alla preghiera e luoghi dove seppellire i morti», aveva detto l’imam. «Sì - aveva risposto Pizziol - ogni culto ha il diritto a spazi cimiteriali». In mezzo l’assessore Zanetti che ha trasformato quello scambio di dichiarazioni in una disposizione concreta.

Nicola Negrin

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