Sono stati travolti in pieno da un'auto mentre andavano a trovare un nipote. Maria Antonietta Serafin di 77 anni e il marito, Francesco Borgo, di 83, hanno perso la vita a un paio d'ore l'una dall'altro: la donna è morta sul colpo, mentre il coniuge è deceduto in ospedale a Vicenza, dove era stato trasportato in condizioni disperate.
.La disgrazia è avvenuto ieri pomeriggio, alle 16.45, in via dei Longhi, ad Arsiero. I due pensionati erano da poco usciti di casa, in via Cao di La', al numero 103. Avevano percorso qualche centinaio di metri, camminando lungo il ciglio sinistro della strada, in un tratto dove non c'è il marciapiede, quando sono stati investiti dalla Fiat Punto guidata da Luciano Zagallo, di 70 anni. L'uomo, nato in Germania, ma da molti anni residente a Lastebasse, viaggiava in direzione Valdastico. Che cosa sia successo in quella manciata di secondi è ancora da chiarire. Dai primi rilievi pare che l'automobilista abbia perso il controllo della vettura, si sia spostato verso sinistra ed abbia invaso la corsia opposta.
I due coniugi, che camminavano nella stessa direzione, sembra uno dietro all'altro, sono stati centrati dalla macchina senza avere il tempo di accorgersene ed eventualmente spostarsi. In via dei Longhi, chiamati da un automobilista che ha assistito alla scena, sono giunti sia un'ambulanza del Suem che l'elisoccorso da Padova. Purtroppo ai sanitari è stato subito chiaro che, per la donna, non c'era già più nulla da fare. L'impatto con la vettura era stato troppo violento e i medici hanno constatato il decesso. Il marito, Francesco Borgo, è stato trasportato in elicottero a Vicenza dove è morto attorno alle 19.
Per gli accertamenti di legge sul luogo della tragedia sono arrivati una pattuglia dei carabinieri di Arsiero e il comandante di stazione Burello, coordinati dal capitano Ferrari.
I militari hanno subito ascoltato Luciano Zagallo per ricostruire la dinamica. Lo hanno sottoposto all'alcol-test ed è risultato completamente sobrio. Tra l'altro, in base alle testimoninanze raccolte non avrebbe nemmeno guidato a velocità sostenuta, perciò la disgrazia presenta aspetti da chiarire.
L'automobilista dopo l'incidente era sotto choc. Il trauma è stato così forte che l'uomo, ascoltato dai carabinieri, avrebbe dichiarato di non ricordare nulla dell'accaduto e di non saper spiegare il perché dell'improvvisa perdita di controllo della macchina.
Forse, ma per ora si tratta soltanto di un'ipotesi, l'automobilista potrebbe essere stato colto da un malore improvviso: avrebbe sbandato e non sarebbe riuscito in alcun modo ad evitare i due coniugi.