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IL CASO

Non si vede la Rai: nel Bassanese scatta la protesta ma segnalare i black-out è un’odissea

Assistenti digitali, numeri inesistenti e siti in aggiornamento. E molti ora temono di non poter seguire Sanremo
“Nessun segnale”, è la scritta che compare sui televisori di moltissimi utenti
“Nessun segnale”, è la scritta che compare sui televisori di moltissimi utenti
“Nessun segnale”, è la scritta che compare sui televisori di moltissimi utenti
“Nessun segnale”, è la scritta che compare sui televisori di moltissimi utenti

Sanremo solo alla radio per buona parte dei bassanesi? Un rischio tutt’altro che remoto visto il perdurare del disservizio che ormai da mesi riguarda i canali televisivi del servizio pubblico. Prima, seconda e terza rete: è tutto un “programma”. Nel senso che riuscire a vedere una trasmissione per intero è diventata impresa ardua.

Le zone senza segnale

Da Valbrenta alla fascia pedemontana non esiste zona esente da interruzioni di segnale. E a pochi giorni dall’avvio della manifestazione canora più amata dagli italiani, l’unica a tenere alti i dati Auditel di mamma Rai, gli animi si accendono e le voci si alzano. Quelli degli utenti, però, che in un crescente tam-tam sui social, e nelle piazze fisiche, aggiornano la mappa delle assenze di segnale ridisegnando palinsesti a macchia di leopardo.

I sindaci che possono fare?

Allora c’è chi invoca l’intervento dei primi cittadini a tutela degli utenti e chi minaccia di non volere più pagare il canone Rai. Va ricordato, però, che il canone, tra l’altro ridotto per il 2024 a da 90 a 70 euro, è in realtà una tassa “che riguarda la detenzione nell’ambito familiare di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive”.

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I suggerimenti

Non mancano suggerimenti a rivolgersi alle associazioni di tutela dei consumatori, auspicando così un’azione di massa per sensibilizzare i vertici tecnici della televisione pubblica.Ci sarebbe sempre la via ufficiale, ossia quella di rivolgersi direttamente a Rai Way, la società che si occupa della trasmissione del segnale. “Basta” accedere al sito ufficiale e scegliere la modalità con cui segnalare il difetto di ricezione del segnale. Due le opzioni: chiamare il numero indicato (0687165750) o scrivere nell’apposita chat bot. Nel primo caso, risponderà una zelante assistente digitale.

Ma nessuno risponde

Finiti i tempi delle “Signorine Buonasera”: la voce femminile, prodotto di intelligenza artificiale, vi farà una lunga serie di domande al termine delle quali, però, non fornirà alcuna risposta. Stessa sorte toccherà a chi preferisce scrivere all’assistente virtuale. Come la collega che risponde al telefono, anche lui (è Rai Way a declinarlo al maschile) porrà le stesse domande. Suggerirà anche di consultare il sito nuovatvdigitale.mise.gov.it o di chiamare le 0687800262. Il sito, però, è in aggiornamento e il numero telefonico è inesistente.

A quelli che non mollano e decidono di proseguire nella ricerca Incalzando l’assistente con la richiesta di certezze, purtroppo non andrà meglio. Farà orecchie da mercante, continuerà a ripetervi le domande a cui avete già risposto e vi prenderà per sfinimento chiedendovi infine “possiamo fare altro per te o preferisci terminare la conversazione”. Sembra non resti che attendere settembre e confidare nel bel tempo.

Il nuovo digitale non è partito

È quello che, in sintesi, si evince da quanto scritto su Facebook dal sindaco di Romano Simone Bontorin a chi gli chiedeva spiegazioni. Secondo il primo cittadino, che avrebbe ricevuto informazioni da Rai Way, il nuovo digitale, il cui avvio era stato previsto per il 10 gennaio, non sarebbe ancora partito e sarebbe stato posticipato all’autunno. Decisione presa dalla Rai che ha tenuto conto di un’indagine fra gli utenti che avrebbe rivelato come oltre il 40% non abbia ancora adeguato i propri apparecchi alla nuova tecnologia.

E il meteo fa la sua parte

A questo si aggiungono le particolari condizioni atmosferiche, caratterizzate da forte umidità, che interferisce con il segnale trasmesso dal Monte Venda sui Colli Euganei. Apparecchi datati, nebbia d’inverno e foschie estive sarebbero quindi corresponsabili di una ricezione a singhiozzo che sta esasperando i telespettatori vicentini.

Federica Augusta Rossi

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