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Elezioni 2020

Voto in era Covid
656 mila vicentini
chiamati alle urne

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Votazioni a Vicenza
Votazioni a Vicenza
Votazioni a Vicenza
Votazioni a Vicenza

Tutto pronto per le prime elezioni dell’era Covid, che coinvolgeranno oltre 46 milioni di italiani in 61.622 sezioni tra Referendum, Regionali, Comunali e Suppletive del Senato. Mascherina, gel igienizzante e distanza dentro i seggi, volontari della Protezione civile fuori dalle sedi per evitare assembramenti e dare la precedenza ai soggetti deboli, come anziani e donne incinte.

 

GLI ORARI. Proprio per la presenza del virus e l’esigenza di dilazionare l’affluenza alle urne questa volta si torna al voto anche di lunedì. Domenica 20 settembre i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, lunedì 21 settembre dalle 7 alle 15. Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini delle suppletive, del referendum e delle regionali. Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno alle ore 9 di martedì 22 settembre.

 

DISTANZA, GEL E MASCHERINA. Le misure anti-contagio sono state varate con un apposito decreto e precisate in un protocollo sanitario e di sicurezza tra i ministri di Interno e Salute. Previsti percorsi distinti di ingresso ed uscita negli edifici sede di voto, chiaramente identificati con segnaletica , in modo da prevenire il rischio che chi esce e chi entra vengano a contatto. Gli elettori sono invitati ad evitare di recarsi a votare «in caso di sintomatologia respiratoria» e febbre superiore a 37,5 gradi. Per accedere ai seggi è obbligatorio l’uso della mascherina da parte di tutti gli elettori e di chiunque acceda (ad esempio rappresentanti di lista). Al momento di entrare l’elettore dovrà procedere all’igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, si dovrà nuovamente igienizzare le mani. Completate le operazioni di voto è consigliata un’ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.

 

I VOTANTI NEL VICENTINO. Quanti sono i vicentini pronti per il voto? Il corpo elettorale cambia a seconda delle consultazioni di riferimento. Per quanto riguarda il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, si tratta di 656.653 persone, tra i residenti e quelli che invece hanno richiesto la possibilità di votare per corrispondenza dall’estero. Diverso e più alto il numero degli elettori che possono esprimere la loro preferenza per le elezioni regionali, in tutto 736.569. La spiegazione sta tutta nel differente conteggio degli elettori iscritti all’Aire. Alle Regionali non c’è la chance del voto postale e, per questo, vengono conteggiati anche tutti i vicentini all’estero che potrebbero presentarsi alle urne nel comune in cui sono iscritti alle liste elettorali. Infine, per i sei Comuni del Vicentino chiamati a rinnovare i loro parlamentini (Lonigo, Malo, Posina, Recoaro, Cogollo e Albettone), sono chiamati al voto in 37.965 per 44 sezioni. In tutto i seggi della provincia di Vicenza sono 834, di cui 112 solo nel capoluogo berico.

 

REGIONALI IN VENETO. Dai dati pubblicati dal Ministero degli interni, chiamati al voto in Veneto sono 4 milioni e 132 mila elettori, dei quali 2,11 milioni donne e 2,02 milioni uomini. A questi si aggiungono oltre 375 mila elettori che risultano residenti all’estero. Le sezioni elettorali sono 4.747.

 

Elezioni regionali 2020

 

COME SI VOTA ALLE REGIONALI.  È possibile, come noto, segnare con una sola croce il candidato presidente scelto (qui sopra tutti e nove con le loro liste). È possibile segnare anche la lista di un partito e indicare una preferenza tra i candidati di quella lista, oppure anche due preferenze ma solo a patto che non si tratti di candidati dello stesso sesso. Se anche si decide di segnare solo il cognome di una candidata o candidato, la preferenza viene attribuita automaticamente anche alla sua lista e al candidato presidente che lui sostiene. È però possibile anche il voto disgiunto: una croce su un candidato presidente e poi una preferenza a un candidato consigliere - o a due candidati uomo e donna - presente in una lista che non lo sostiene, ma comunque in corsa per entrare tra i 51 del Consiglio regionale.

 

IL REFERENDUM. Gli elettori sono chiamati alle urne anche per il referendum (confermativo) sulla riforma costituzionale per la riduzione di oltre un terzo del numero di parlamentari. La riforma sottoposta al voto dei cittadini prevede di ridurre dagli attuali 630 a 400 i deputati alla Camera e dagli attuali 315 a 200 i senatori. In pratica si prevede il taglio del 36,5 per cento dei componenti di entrambi i rami del Parlamento. Chi voterà dunque "Sì" sarà favorevole a ridurre il numero dei parlamentari e quindi ad approvare la riforma; chi voterà "No" chiederà invece che la riforma venga abrogata. In questo tipo di referendum non servirà il quorum dei votanti.

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