VICENZA. Microdosi vendute a cinque euro o comprate barattando una bottiglia di alcolici. È il mercato sempre più low cost di Campo Marzo, dove l’eroina è tornata a fare paura - pur non essendo in realtà mai scomparsa dalla piazza - anche per un incremento del consumo per endovena, pratica che aumenta i rischi di natura sanitaria, come i contagi da Aids ed epatite B e C. Da qui l’affondo del Serd dell’Ulss 8, per voce del direttore Vincenzo Balestra: «Dobbiamo ripristinare gli interventi di riduzione del danno, riprendere i corsi di sopravvivenza che riguardano corretto uso del preservativo, scambio di siringhe e prevenzione delle overdosi con la consegna a pazienti addestrati dell’antidoto, ossia il naloxone. E dobbiamo riproporre corsi di educazione sanitaria, dappertutto».
«Il mercato dell'eroina attualmente a Vicenza è tenuto principalmente dalla mafia nigeriana - ha spiegato Balestra -. E quello che abbiamo notato con preoccupazione è anche l’abbassamento dell’età di inizio del consumo. Il Serd ha in carico 54 persone sotto i 19 anni, pensiamo dunque a quante ce ne sono fuori».