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Giornalista del GdV a Strasburgo

«Spari sulla folla
Ci sono morti
Restate chiusi lì»

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Spari nel mercatino di Natale di Strasburgo. ANSA
Spari nel mercatino di Natale di Strasburgo. ANSA
Strasburgo, il racconto di Mara Bizzotto e Alessandra Mussolini (ARMENI)

STRASBURGO. Le sirene spiegate che poco dopo le 20 squarciano la quiete di rue Paul Eluard sono il primo segnale che qualcosa non va. Le ambulanze e le pattuglie della polizia sfrecciano davanti all'hotel "Le Lodge", uno dei quartieri generali della stampa italiana, facendo la spola tra place Kléber e l'ospedale Hautepierre, dove vengono trasportati i feriti. La notizia dell'attentato ai mercatini di Natale tra rue des Orfévres e rue des Grandes Arcades, nel cuore della città, prima che dalle tv, dai siti dei quotidiani, dai social, piomba tra i 12 giornalisti della delegazione arrivata per prendere parte ai lavori della sessione plenaria del parlamento europeo attraverso fonti istituzionali, pochi minuti prima della cena in programma proprio nel centro storico. «Restate chiusi lì, hanno sparato sulla folla vicino alla cattedrale, ci sono morti e feriti, l'assalitore è in fuga», è la telefonata dei referenti italiani dell'europarlamento.

 

A cinque chilometri dall'albergo dove ci troviamo, Strasburgo e il mondo intero ripiombano, due anni dopo la strage natalizia di Berlino, nell'incubo terrorismo. Non veicoli lanciati sulla folla ma spari, tanti quanti i lanci d'agenzia, i tweet, i collegamenti che per tutta la sera e la notte trasformano la hall de "Le Lodge" in luogo di lavoro e di attesa per i cronisti. In una manciata di minuti, mentre il numero dei morti e dei feriti continua a salire - 1, 2, poi "au moins 4 morts", almeno 4 morti" e 11 persone gravi in ospedale, come annuncia anche la tv Bfn - tutto cambia. Gli occhi del pianeta non sono e non saranno più sulla riunione clou della plenaria in programma oggi, ma sul colpo mortale inferto, dopo Bruxelles nel marzo di due anni fa, alla seconda capitale d'Europa.

 

E proprio nella sede dell'emiciclo si trova, nei momenti concitati dell'aggressione armata, l'eurodeputata vicentina della Lega Nord Mara Bizzotto (LA VIDEO INTERVISTA), bloccata all'interno del palazzo come i colleghi e il personale del parlamento: «Stavo per uscire per raggiungere alcune persone in un ristorante del centro ma ora (alle 21, ndr) non possiamo più lasciare l'edificio, è tutto circondato e si cerca di capire cosa sia successo esattamente», racconta Bizzotto, impegnata a verificare anche se ci siano italiani e vicentini coinvolti nell'attentato. E intorno alle 23 si diffonde la notizia di un giovane radiocronista italiano rimasto ferito: la Farnesina non conferma, ma il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani sì. «Non è purtroppo la prima volta che i mercatini di Natale vengono presi di mira dai terroristi - ricorda Bizzotto - e proprio ora che stavamo superando questa paura ecco che ci ritroviamo a vivere una nuova Berlino».

 

Mentre i soccorsi e le forze dell'ordine convergono nel quartiere di Neudorf, a 2 chilometri dall'area della sparatoria, il ministro degli Interni francese Christophe Castaner annuncia ai microfoni delle tv che l'autore della carneficina ancora in fuga è un "criminale comune". Un 29 enne di origine nordafricana nato a Strasburgo, spunta anche un primo nome parziale, Cherif C., sul quale però, come si apprende presto, è impressa la "fiche S", la lettera scarlatta che identifica i soggetti radicalizzati. Mentre la città si blinda e aspetta con il fiato sospeso la cattura dell'assalitore, ferito nello scontro a fuoco subito dopo l'attentato dai militari dell'operazione "Sentinella", la cortina di ferro del terrore cala sulla Francia e sull'Europa prima del Natale. A mezzanotte il killer non è ancora stato catturato. E Strasburgo, dopo questo 11 dicembre, non sarà più la stessa. L'Europa, nel giorno che avrebbe dovuto celebrarla attraverso i frutti legislativi della plenaria (oggi saranno resi noti i risultati dell'attività antiterroristica nel vecchio continente), non sarà più la stessa.

Giulia Armeni

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