C’era un silenzio strano ieri mattina accanto alla chiesa di San Giuseppe. Lì, in quello spiazzo incastonato tra viale del Mercato nuovo e il parco di via Adenauer, non si muoveva una foglia. Nessuna presenza. Né di sbandati, che avevano trasformato parte del cortile dell’edificio religioso in una dimora di fortuna, né di spacciatori, che approfittando della presenza di quelle persone alle prese con seri problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti - leggi, eroina - sostavano tranquilli lungo la stradina pedonale in attesa di vendere una dose al cliente di turno. Sì, c’era un’atmosfera strana ieri. Ma non tanto (e non solo) per quel silenzio all’indomani del maxi-blitz portato a termine dalla polizia. C’è qualcosa che, comunque, nel silenzio fa un certo che. E sono le immagini di quelle quattro telecamere montate nelle ore precedenti all’esterno della chiesa. Occhi elettronici che da soli basterebbero a raccontare una situazione di insicurezza, ma che collocati accanto alla recinzione installata dopo lo sgombero e addirittura al filo spinato srotolato lungo la parte più alta per evitare intrusioni rivelano ancora di più il clima che si respira (va) in quella zona di Mercato nuovo.