Domani 11 settembre primo giorno di scuola. A Vicenza e provincia, infatti, è atteso un esercito di 112.723 alunni contro i 114.141 dello scorso anno e i 115.662 del 2017/18. Nel giro di appena un anno la scuola vicentina ha dunque perso 1.418 studenti (2.939 in due anni) e 124 cattedre, mentre a livello veneto, confrontando il numero di studenti dello scorso anno con quello che sta per cominciare, la perdita equivale a ben 6.075 alunni e a 625 posti.
L'emorragia è inarrestabile. Lo dicono i dati degli studenti che domani entreranno nelle loro classi al suono della prima campanella del nuovo anno scolastico.
Dando un'occhiata ai diversi gradi di scuola tra città e provincia i "buchi" più vistosi li troviamo all'infanzia dove gli iscritti sono 8.042 contro gli 8.364 dello scorso anno e alla primaria dove si registrano 38.109 (di cui 27.396 al tempo normale e 10.713 al tempo pieno) contro i precedenti 39.332.
Più leggera la variazione alla secondaria di primo grado che conta 25.383 che siederanno sui banchi a partire da domani a fronte dei 25.588 dell'anno scorso, mentre l'unico segno positivo si riscontra alle superiori con 41.189 iscritti rispetto ai 40.857.
L'andamento provinciale rispecchia i dati regionali che vedono una perdita di 1.158 alunni all'infanzia, 5.591 alla primaria, mentre le medie e superiori salgono rispettivamente di 375 e 299 alunni. Ad essere maggiormente penalizzate in termini di perdite sono le elementari dove in tutte le province venete da un anno all'altro le aule sono meno piene e i banchi sempre più vuoti, esito di un calo della natalità che non è nemmeno compensato come succedeva fino a qualche tempo fa dalla presenza di alunni stranieri perché agli arrivi in qualsiasi momento dell'anno seguono spesso altrettante partenze di nuclei familiari in cerca di lavoro altrove.