VICENZA. Un vicentino di 43 anni dovrà presentarsi a processo per rispondere di lesioni aggravate. Nel dicembre di due anni fa avrebbe riempito di botte la figlia di 15 anni, che era stata costretta a farsi medicare e che era guarita dopo due settimane. A sporgere denuncia era stata la mamma separata dal compagno. L’imputato avrebbe alzato le mani dopo aver scoperto, per la seconda volta in pochi mesi, dell’hashish nello zaino scolastico della figlia, e per punirla e farle capire che stava sbagliando l’aveva prese a sberle, in casa, facendola piangere e sanguinare.