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Mondiali ciclismo 2020

Rucco chiama
Malagò: «A Vicenza
serve più tempo»

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Il campione del mondo in carica, Peter Sagan
Il campione del mondo in carica, Peter Sagan
Il campione del mondo in carica, Peter Sagan
Il campione del mondo in carica, Peter Sagan

VICENZA. Serve più tempo. Ed è proprio questo che il sindaco Rucco, ma anche la Regione, chiedono all’Unione ciclistica internazionale: posticipare la decisione sulla candidatura prevista per martedì o mercoledì per accertare come Vicenza abbia tutte le carte in regola per ospitare i Mondiali di ciclismo 2020. È stato contattato anche il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò, chiedendo il suo intervento. Si prefigura sempre più come una volata finale, la vicenda dei campionati iridati a Vicenza: per il comitato organizzatore dei Mondiali di ciclismo 2020, presieduto da Claudio Pasqualin, l’assegnazione della manifestazione alla città sembrava cosa fatta; sul filo di lana si è inserita, poi, la candidatura elvetica. Con il presidente di Federciclismo e vice dell’Uci Renato Di Rocco a dichiarare che «i Mondiali andranno alla Svizzera».

 

Rinunciare alla competizione iridata, oltre ad infrangere il sogno di tanti appassionati, significherebbe anche veder sfumare un indotto di 150 milioni di euro. Il sindaco Francesco Rucco non ci sta. «Vicenza si era mossa da tempo, ha già vinto la gara e ottenuto l’assegnazione - sottolinea il primo cittadino -. Ora spetta a Governo e Regione fare la propria parte». Il sindaco ha contattato il presidente del Coni. «Cercherò di attivarmi, sentirò il presidente internazionale dell’Uci e cercherò di capire se ci sono gli spazi per intervenire», è stata la risposta di Malagò. 

Matteo Carollo

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