VICENZA. Saranno espulsi perché la Cassazione afferma che non meritano alcuna protezione internazionale, nonostante la loro avvocata ripeta con grande forza che una volta rientrati in patria rischiano la morte. I due giovani profughi, richiedenti asilo, lavorano da anni in conceria perché hanno il permesso di soggiorno e sono integrati. Ma dovranno lasciare l’Italia perché al termine dell’iter amministrativo per il riconoscimento dello status di rifugiato politico o umanitario, sono stati ritenuti entrambi migranti economici. E come tali, in ossequio alla legge, devono lasciare il nostro Paese.