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Vicenza

«Ok a voto disgiunto
ma preferenza a Pd»
Imbarazzo nei Dem

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Chiara Luisetto, oggi segretaria provinciale del Pd, è stata sindaco di Nove
Chiara Luisetto, oggi segretaria provinciale del Pd, è stata sindaco di Nove
Chiara Luisetto, oggi segretaria provinciale del Pd, è stata sindaco di Nove
Chiara Luisetto, oggi segretaria provinciale del Pd, è stata sindaco di Nove

Sta creando imbarazzo nei Dem in Veneto una lettera sul voto disgiunto mandata ai simpatizzanti da un circolo Pd, nella quale, sostanzialmente, si dà libertà di votare un nome diverso da Arturo Lorenzoni, sostenuto dal Pd, dando però la preferenza alla candidata locale dei democratici, Chiara Luisetto. «Se un vostro amico non è intenzionato a votare Lorenzoni - è scritto nella missiva del circolo diù Nove-Cartigliano - potrete tuttavia esprimere la preferenza per Chiara». Escamotage consentito dalla legge sul voto disgiunto.
Ma perché la preferenza non si trascini automaticamente al candidato che il partito sostiene in coalizione - in questo caso i Dem, e quindi Arturo Lorenzoni - è necessario che il voto per il presidente sia espresso ad un nome diverso. Indicazione indiretta per Zaia? Interpretazione smentita dal segretario del circolo Pd, Gilberto Lorenzin, secondo il quale il messaggio era indirizzato agli elettori del centrodestra, che comunque voterebbero Luca Zaia, ma potrebbe apprezzare le proposte per il territorio della candidata Luisetto, ex sindaco. Intervistata dall’emittente Radio Cafè durante il "Morning Show", Luisetto l’ha spiegata così: «avendo fatto io il sindaco, l’intento da parte del coordinatore era quello di dire alle persone che votano destra da una vita "date fiducia lo stesso alla nostra candidata", che sarei io. Non ci vedo nulla di male».

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