VICENZA. E la chiamano primavera. Ma il cielo fosco, la pioggia sottile, il vento pungente urlano "autunno". E soprattutto in centro storico, dove l'affluenza è direttamente proporzionale al bel tempo, a soffrire maggiormente questa fase di instabilità meteorologica che sembra non voler mollare la presa sono i commercianti. Che soprattutto nei week end "neri", o grigi, di maggio, si sono trovati a fare i conti con un brusco calo delle vendite quantificato da Ascom tra il 30 e il 50 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Con buona pace del cambio di stagione cominciato già ad aprile, quando i negozianti avevano aperto le porte alla primavera allestendo le vetrine con stampe floreali e tinte pastello, stipando il magazzino di prodotti solari e borse di paglia e mettendo in produzione quel gelato che, con l'ombrello sempre aperto, si fatica a mangiare.