VICENZA. Aria bollente fuori e giornate caldissime non-stop come lavoro e urgenze. Non c’è mai pace in pronto soccorso, e sabato e ieri ancora numeri pesanti. Ambulanze mai ferme, ambulatori sempre occupati, carichi enormi per medici e infermieri. L’afa e le temperature elevate continuano a far arrivare pazienti in crisi. E c’è anche chi approda in ospedale, dove l’aria condizionata è ovviamente diffusa dappertutto, in cerca di refrigerio. Due giorni fa 308 accessi. Ieri nel tardo pomeriggio il conto era già salito a 240 persone visitate con una lunga notte davanti. «Non ricordo un’estate del genere», dice il primario Francesco Corà.
A entrare in pronto soccorso non è solo il consueto esercito di anziani. Questa vampa d’agosto sta falcidiando decine di giovani.