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Vicenza

Entra in ospedale
deruba 2 anziane
ma viene assolta

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Il processo in tribunale si è concluso con un’assoluzione. ARCHIVIO
Il processo in tribunale si è concluso con un’assoluzione. ARCHIVIO
Il processo in tribunale si è concluso con un’assoluzione. ARCHIVIO
Il processo in tribunale si è concluso con un’assoluzione. ARCHIVIO

VICENZA. Un cellulare e 30 euro in monete sono un bottino troppo misero per emettere una sentenza di condanna. Lo ha stabilito il giudice, che ha assolto una 25enne bulgara residente in provincia di Teramo, accusata di furto aggravato ai danni di due anziane derubate mentre erano ricoverate in una struttura ospedaliera. 

 

I furti erano stati commessi nell'agosto del 2017 in città, ai danni di due anziane di 103 e 87 anni. La donna si era intrufolata nelle loro stanze riscendo a sottrarre un cellulare Alcatel alla prima e un portamonete che conteneva 30 euro alla seconda. Dopodiché si era allontanata dalla struttura pensando di averla fatta franca. In seguito alle indagini, però, era stata identificata e rinviata a giudizio. 

 

Al termine del dibattimento il giudice, applicando il codice di procedura penale alla lettera, ha riconosciuto la giovane come l’autrice delle due intrusioni, ma ha ritenuto che non fosse punibile.  

 

V.G.

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