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Vicenza

Crac della BpVi
Nuovo sequestro
per Gianni Zonin

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L'ex presidente della BpVi Gianni Zonin
L'ex presidente della BpVi Gianni Zonin
L'ex presidente della BpVi Gianni Zonin
L'ex presidente della BpVi Gianni Zonin

VICENZA. Un nuovo sequestro per l'ex presidente della BpVi Gianni Zonin, dopo quello avvenuto una settimana fa nella villa di Montebello ceduta al figlio, nominato custode dei beni sigillati.

L’ufficiale giudiziario stamattina, verso le 10,30 si è presentato nel palazzo di proprietà della famiglia Zonin in centro storico a Vicenza, in contrà del Pozzetto al civico 3. 

Ora è in corso l'inventario del materiale, custodito nella residenza a tre piani, sul quale verranno apposti i sigilli  nell'ambito dei sequestri conservativi disposti dal giudice per l'udienza preliminare, Roberto Venditti. Con lui anche gli avvocati Renato Bertelle e Michele Vettore, che rappresentano circa 300 ex soci e risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza. Sul posto anche l'avvocato dell'ex presidente della BpVi, Enrico Ambrosetti.

 

Le operazioni di sequestro sono solo all'inizio. Fino ad ora è stato controllato l'ultimo piano della residenza cittadina, dove si trovano tre casseforti. All'interno di una di queste, già aperta, è stata trovata una banconota da 100 mila lire, qualche penny e scellino. È stato sequestrato anche un quadro di cui, però, manca il certificato di autenticità.

I controlli proseguiranno anche domani. E probabilmente si protraranno fino a dopo Pasqua.

 

Ufficiali giudiziari e avvocati hanno fatto scattare stamane la seconda fase dei sequestri a carico di Gianni Zonin, nell’ambito del procedimento che vede l’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza imputato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Il giudice dell’udienza preliminare Roberto Venditti ha dato il via libera a sequestri conservativi per un totale di circa 250 milioni di euro a carico di tutti gli imputati già in aula, di cui 10 milioni al solo Zonin. Sono ora gli avvocati Renato Bertelle e Michele Vettore, che tutelano circa 300 risparmiatori, ad aver fatto partire la fase esecutiva dei sequestri.

 

La scorsa settimana si erano presentati nella villa di Montebello e oggi lo stesso hanno fatto nel palazzo di via del Pozzetto, in pieno centro a Vicenza. Il provvedimento di sequestro è stato motivato, per la Procura, come per le parti civili costituite nel processo, con il rischio che il patrimonio possa essere disperso, ceduto o donato nelle more della conclusione del procedimento. In questa fase nulla viene asportato, ma tutto rimane congelato fino a quando non sarà stata pronunciata sentenza.

 

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