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Schio - San Vito di Leguzzano

Armi illegali e specie
protette morte
Cacciatori nei guai

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Un'arsenale di armi e specie protette rinvenuti dai militari
Un'arsenale di armi e specie protette rinvenuti dai militari
Un'arsenale di armi e specie protette rinvenuti dai militari
Un'arsenale di armi e specie protette rinvenuti dai militari

Nell’ambito di controlli, i carabinieri forestali di Vicenza hanno effettuato, in due distinte operazioni, due sequestri di armi, munizioni e avifauna protetta illegalmente detenuta.

 

A SCHIO. Nella prima operazione, i carabinieri Forestali di Schio hanno denunciato un uomo residente al Tretto dopo aver accertato che non era in possesso del porto di munizioni  e di licenza di d’armi per uso di caccia, in quanto gli era stata revocata.

 

Nel corso del controllo, i militari insospettiti dall’atteggiamento dello sceledense, che forniva loro delle risposte confuse, hanno perquisito la sua abitazione dove sono state rinvenute e poste sotto sequestro 10 armi lunghe di cui 7 denunciate, 2 non denunciate e 1 carabina modificata munita di silenziatore. Oltre a 1.138 munizioni spezzate di vario calibro illegalmente detenute, 30 munizioni a palla per armi a canna liscia e rigata illegali, 21 reti da uccellagione e tre richiami acustici elettromagnetici.

 

All'uomo sono, inoltre, state sequestrate 4 peppole protette vive e animali morti (70 esemplari di lepri, pernici rosse, fagiani e colombacci, 39 di specie fringuello e peppola e 115 uccelli di varie specie tra cui pettirossi, cince, lucherini, codibugnoli) oltre a numerosi pacchi di carne detenuta in congelatore verosimilmente di ungulati.

 

I militari hanno poi riscontrato l’omessa custodia delle armi in possesso dello scledense. I reati a lui contestati sono detenzione e porto abusivo di armi e di munizioni, alterazione di arma e violazione delle disposizioni in materia venatoria.

 

SAN VITO DI LEGUZZANO. In un’altra operazione a Grumello e Nogareo di San Vito di Leguzzano, gli stessi militari, supportati dai carabinieri forestali di Asiago, nel corso di un controllo, hanno accertato l’abbattimento di specie protette da parte di un cacciatore del posto.

 

Considerato lo stato di flagranza di reato, i militari hanno perquisito l’abitazione riscontrando la presenza di reti per uccellagione, con 39 richiami vivi di specie particolarmente protette. Hanno quindi proceduto al sequestro di 8 armi lunghe regolarmente denunciate, 1 canna sovrapposta calibro 12 non denunciata, 500 munizioni spezzate di vario calibro, 1 munizione a palla per armi a canna liscia illegale, avifauna viva protetta (39 tra lucherini, pettirossi e passere scopaiole), avifauna morta (800 uccelli di varie specie protette tra cui pettirossi, cince, lucherini, picchi e falchi), 14 reti da uccellagione, 1 richiamo acustico elettromagnetico e farmaci dopanti utilizzati per migliorare le prestazioni canore degli uccelli. Anche in questo caso è stata riscontrata l’omessa custodia delle armi. 

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