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Vicenza

Anziana in casa
di riposo: il figlio
non deve pagare

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Un'anziana in una casa di riposo (ARCHIVIO)
Un'anziana in una casa di riposo (ARCHIVIO)
Un'anziana in una casa di riposo (ARCHIVIO)
Un'anziana in una casa di riposo (ARCHIVIO)

VICENZA. Quando un anziano, non autosufficiente, ha necessità di essere accolto in una casa di riposo, e con la sua pensione non riesce a pagare la retta, non è la sua famiglia a dover pagare, ma il Comune o la Regione. Pertanto, il contratto stipulato con i suoi cari, che prevede l’integrazione per ospitarlo, è nullo. Lo ha stabilito il giudice Amenduni del tribunale di Padova (con una sentenza del 12 marzo). La vicenda si riferisce al caso di una pensionata di 76 anni, colpita nel 2010 da una grave forma di ictus, e da allora ospite della Casa Immacolata Concezione di Thiene, la cui amministrazione è nella città del Santo (di qui la competenza giudiziaria). Si tratta di una situazione assai frequente: l’anziano ha necessità di essere accolto in una struttura, ma non c’è posto in quelle pubbliche. Per questo i famigliari si rivolgono a quelle private, ma convenzionate con il pubblico, che chiedono però un’integrazione economica. Il figlio non aveva più pagato la somma aggiuntiva, e per questo gli era arrivato un decreto ingiuntivo da 6 mila euro, che non aveva versato presentando ricorso e ha ottenuto ragione. 

Diego Neri

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