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Vicenza

Altro che Oasi
«Rifiuti sepolti
nel sottosuolo»

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L'ingresso dell'Oasi di Casale
L'ingresso dell'Oasi di Casale
L'ingresso dell'Oasi di Casale
L'ingresso dell'Oasi di Casale

VICENZA. Giuseppe Romio li ha contati: «Sono passati 12.140 giorni», afferma il rappresentante del comitato. Oggi, dopo oltre 33 anni, si riapre ufficialmente il caso sull’Oasi di Casale. Che qualcosa si stesse muovendo su quei terreni non è una novità. Si attendeva, però, la relazione ufficiale dopo il sopralluogo effettuato dai carabinieri del Noe, con tanto di misurazioni, il 14 novembre 2017. E ora quella documentazione è stata depositata in procura con tanto di richiesta: «Eseguire nuovi scavi dopo aver rilevato nel sottosuolo anomalie con un’intensità del gradiente magnetico molto forte, forse dovuto a materiale antropico di grosse dimensioni». «Se c’è un problema andremo a verificare - replica a stretto giro il sindaco Francesco Rucco - perché la salute pubblica viene prima di tutto. Parleremo con la procura per capire chi deve fare gli interventi».

NI.NE.

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