VICENZA. Uno shock anafilattico che si è rivelato letale, portandolo alla morte in otto giorni. Non ce l'ha fatta Giampietro Pranovi, un agricoltore in pensione di 71 anni residente a Bertesina.
A innescare la tragedia in piena notte la puntura di un calabrone a un piede. I soccorsi sono stati rapidissimi. Dopo la chiamata della moglie Lucia Miotti, ex infermiera che in passato ha lavorato per molti anni come caposala in un reparto ospedale a Valdagno, l'ambulanza del 118 è arrivata in pochissimi minuti nell'abitazione del pensionato. Il pensionato era già in arresto cardiaco e non dava segni di vita.
Il medico del Suem con il defibrillatore e un'iniezione di adrenalina gli ha fatto ripartire il cuore. Poi l'uomo è stato immediatamente intubato e trasportato al San Bortolo direttamente in rianimazione, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma ogni tentativo è risultato vano. L'agricoltore è andato in coma e non si è più risvegliato.
L'agricoltore, probabilmente sensibile al veleno di questi insetti, è stato punto proprio su un punto delicato, sul piede, per cui la sostanza nociva è schizzata in un baleno nell'arteria plantare provocando un cortocircuito in tutto l'organismo. Il decesso è avvenuto il 6 ottobre, mercoledì scorso è stato celebrato il funerale nella chiesa di Bertesina. L'agricoltore lascia la moglie, compagna di una vita, i figli Stefania e Pietro e due fratelli, anche loro agricoltori nell'azienda familiare.