VICENZA. Un mercato immobiliare immobile dove a muoversi, al rialzo, sono solamente i prezzi. E le oscillazioni, nella piazza vicentina degli affitti commerciali, sono vistose a seconda che ci si sposti da un capo all'altro della città. Se in centro storico si arrivano a pagare fino a 24,5 euro al metro quadrato, vale a dire 2.450 euro per 100 metri, nelle zone periferiche come Polegge, Laghetto, Saviabona, Anconetta, Ospedaletto, San Pio X, Cà Balbi e Settecà il canone scende praticamente della metà, con punte massime di 11,8 euro/mq, ovvero 1.180 euro per gli stessi 100 metri quadri e una tariffa minima addirittura di 4 volte inferiore rispetto ai prezzi richiesti dentro le mura storiche. Mentre si discutono e si mettono in atto misure ( il ritorno delle auto in corso Fogazzaro) e proposte ( il rimborso di un anno di imposte per le nuove aperture) per favorire il ripopolamento di negozi e attività, è la banca dati delle quotazioni immobiliari dell'agenzia delle Entrate aggiornata al primo semestre 2018 a fotografare l'andamento berico delle locazioni a beneficio delle botteghe. Una situazione “bloccata”, come ammette l'Uppi Sac, il sindacato dei piccoli proprietari immobiliari a causa della “poca offerta”, In un panorama cittadino in cui, dati comunali del 2017, si registrano circa 6 mila abitazioni sfitte, a soffrire maggiormente sono proprio i locali destinati agli esercizi commerciali. Una categoria che, rispetto alle soluzioni residenziali, ha un tariffario completamente a sé, dettato da regole e leggi che spesso sono frutto più di annose abitudini che di reali valutazioni.