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«Sos velocità e sorpassi Pugno duro nel tunnel»

L’incidente di lunedì nel tunnel Schio-Valdagno
L’incidente di lunedì nel tunnel Schio-Valdagno
L’incidente di lunedì nel tunnel Schio-Valdagno
L’incidente di lunedì nel tunnel Schio-Valdagno

Più controlli e videosorveglianza in tempo reale della polizia locale. Non è passato sotto silenzio l’incidente che l’altra mattina ha bloccato il traforo. Lo schianto tra la Fiat Punto condotta da Michele Busato di Cornedo, che ha invaso la corsia ed il camion Iveco con a bordo lo scledense Domenico Mercurio ha fatto scattare l’allerta per la sicurezza all’interno del tunnel Valdagno-Schio. E se le cause del frontale sono ancora al vaglio degli agenti del consorzio di polizia locale “Alto Vicentino”, il sindaco Giancarlo Acerbi non ha perso tempo e ha immediatamente preso contatto con Palazzo Nievo: «Dopo essermi confrontato con il primo cittadino di Schio, Valter Orsi, ho chiamato il Presidente della Provincia Francesco Rucco. La disponibilità è stata massima. Chiederemo a Vi.Abilità, società partecipata dalla Provincia che gestisce il traforo, di porre in essere tutte le misure a disposizione per garantire la sicurezza: utilizzo di autovelox, collegamento delle telecamere già esistenti con i comandi di polizia locale e aggiornamento dei piani di evacuazione. Tutti strumenti già attivi, ma da potenziare». A confermare che l’attenzione è alta e si procederà in questa direzione è proprio Valter Orsi, sindaco di Schio e consigliere a Palazzo Nievo con delega alle grandi infrastrutture: «È un tema su cui ci stiamo confrontando e ci confronteremo. Siamo di fronte ad una struttura monocanna che se dovesse essere realizzata oggi con le nuove normative dovrebbe essere a doppia canna. Le vie di sicurezza laterali esistono, ma dovranno essere predisposte anche altre misure complementari come segnalazioni luminose per orientarsi in caso di ridotta visibilità. Sul tavolo provinciale erano già al vaglio misurazioni di velocità e il collegamento delle telecamere con i due comandi di polizia locale tra i quali esiste già oggi un forte coordinamento. Lo scontro avvenuto nel traforo, a prescindere dalle cause, è fortunatamente un caso eccezionale visto che in vent’anni gli incidenti sono stati rarissimi. Resta il fatto che il tunnel è stato concepito in base a normative superate e che l’operazione di riduzione del costo del passaggio ha aumentato l’utilizzo. Oggi la sfida è farlo percorrere in modo corretto e sicuro per tutti». A muoversi subito è stato anche Giovanni Perazzolo, presidente dell’assemblea dei sindaci del consorzio “Valle Agno”: «Percorro quotidianamente il traforo e posso, purtroppo, confermare che i sorpassi all’interno del collegamento non sono eventi rari e con oltre 2 milioni di passaggi all’anno statisticamente l’incidente è molto probabile. Occorre assicurare più controlli e, quindi, maggiore sicurezza. In questo senso siamo stati rassicurati dalla Provincia». Uno dei punti da risolvere riguarda la velocità in entrata ed uscita sul versante scledense favorita dall’ampiezza della carreggiata. «Uno dei nodi è questo - ha aggiunto Perazzolo -. I controlli di rilevazione della velocità devono essere pressanti ed occorre colpire pesantemente chi viene “beccato” dalle telecamere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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