<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Slitta “chimici-tessili” 400 studenti in sciopero

Festa sugli spalti dello stadio del Fiori durante una passata edizione della sfida chimici-tessili.  ARCHIVIO
Festa sugli spalti dello stadio del Fiori durante una passata edizione della sfida chimici-tessili. ARCHIVIO
Festa sugli spalti dello stadio del Fiori durante una passata edizione della sfida chimici-tessili.  ARCHIVIO
Festa sugli spalti dello stadio del Fiori durante una passata edizione della sfida chimici-tessili. ARCHIVIO

Al suono della campanella in 400 disertano le lezioni. Per una partita di calcio. Anzi, per “la” partita: chimici contro tessili. È successo all’Iti “Marzotto-Luzzatti” dove gli studenti, l’altro giorno, hanno scioperato per lo slittamento della tradizionale partita che vede l’indirizzo tessile affrontare sul campo da calcio i ragazzi del chimico. La sfida storica tra “strasàri” e “spusòni”, che affonda le radici negli anni Cinquanta, è sempre stata disputata l’ultimo giorno prima della vacanze pasquali. L’aver posticipato l’appuntamento, allo stadio dei Fiori, di una settimana ha fatto scendere in viale Carducci oltre la metà degli oltre 600 iscritti dell’istituto tecnologico. Ancor più sorprendente se si pensa che erano almeno vent’anni che non si vedeva uno sciopero del “Marzotto”. Ed oltre a rompere una tradizione di mezzo secolo, il problema più “grave” per gli studenti è stato che la porta dei tessili non sarebbe stata difesa: il portiere avrebbe dovuto assentarsi proprio in quei giorni. Il condizionale è d’obbligo perché, visto che la data è rimasta venerdì 26, lo studente ha deciso che comunque sarà presente. In realtà la decisione del consiglio d’istituto era nota da tempo, eppure la “sommossa” studentesca è arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Ad ottobre il collegio docenti aveva valutato opportuno spostare la data della partita al 26, in occasione della giornata dello sport, visto che cade tra la festa della Liberazione e il sabato in cui la scuola è chiusa - ha spiegato il dirigente scolastico Afra Gecele -. A maggior ragione considerando che alcuni insegnanti torneranno a casa nel sud Italia per le festività e quindi ci sarebbero state difficoltà ad organizzare le lezioni. La comunicazione è stata data allora ai rappresentanti d’istituto degli studenti e anche due mesi fa in un incontro non erano state sollevate obiezioni. Anzi sembravano aver capito le motivazioni». Negli ultimi mesi, dunque, in presidenza non è arrivata alcuna richiesta ulteriore, né scritta né orale. «Questo episodio ha il sapore di un giorno in più di vacanza - ha proseguito Gecele -. Alla riapertura della scuola chiederò spiegazioni e prenderemo provvedimenti. Se avessero fatto presente il loro pensiero in altro modo avremmo potuto rivedere o meno la scelta, ma avremmo capito». Il rappresentante degli studenti, Enrico Scarparolo, non ha partecipato alla manifestazione anche se nella prima ora di lezione non era in classe: «Stavo raccogliendo i soldi per le magliette delle squadre. La questione era già stata chiarita con i docenti e, anche se nell’aria all’inizio della settimana c’erano voci di sciopero, alla fine sembrava che tutto fosse rientrato. Nei mesi scorsi avevamo proposto come soluzione quella di fissare per il giorno prima delle vacanze pasquali l’assemblea d’istituto mensile facendola coincidere con la partita e di organizzare noi studenti, visti i problemi di carenza di organico il 26, la giornata dello sport deliberata dal consiglio d’istituto. Quando non è stata accolta la nostra proposta abbiamo semplicemente accettato. Noi rappresentanti non sapevamo della protesta, è stata spontanea». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

Suggerimenti