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Muore dopo la medicazione, autopsia

L’ospedale di Valdagno dove si era recato il giorno prima del malore fatale. ARCHIVIOMassimo Esposito, morto a 56 anni dopo un piccolo intervento
L’ospedale di Valdagno dove si era recato il giorno prima del malore fatale. ARCHIVIOMassimo Esposito, morto a 56 anni dopo un piccolo intervento
L’ospedale di Valdagno dove si era recato il giorno prima del malore fatale. ARCHIVIOMassimo Esposito, morto a 56 anni dopo un piccolo intervento
L’ospedale di Valdagno dove si era recato il giorno prima del malore fatale. ARCHIVIOMassimo Esposito, morto a 56 anni dopo un piccolo intervento

Una morte sulla quale la famiglia chiede all’ospedale di Valdagno di fare chiarezza. All’origine della richiesta il dramma di un impiegato ed ex sindacalista, che perde la vita nella sua abitazione dopo un piccolo intervento in day hospital a cui era stato sottoposto al San Lorenzo. La famiglia per ora chiede accertamenti in ambito sanitario in modo da fare luce sulle cause del decesso. Ieri è stato eseguito al nosocomio il riscontro diagnostico chiesto dai familiari e ci vorranno un paio di mesi per i risultati definitivi. Non è escluso che nel frattempo la famiglia si rivolga anche all’autorità giudiziaria. Tutto è iniziato lo scorso 15 ottobre, quando Massimo Esposito, 56 anni, era stato ricoverato all’ospedale di via Galilei, per farsi sottoporre a un piccolo intervento di suturazione della ferita che aveva al collo, dovuta a una tracheotomia subita qualche tempo prima in seguito a un grave malore che lo aveva colpito circa due anni fa. Stando ai primi accertamenti, l’uomo sarebbe stato dimesso il giorno stesso, per aiutarsi nella respirazione aveva comunque bisogno dell’ossigeno. Per qualche ora sarebbe andato tutto bene, poi, nel pomeriggio del 16 ottobre il malore fatale che l’ha colto nel letto della sua abitazione, quando ha perso sangue dalla bocca, forse in seguito ad alcune complicazioni. La moglie Anja Matkovic, aveva immediatamente dato l’allarme al 118. I sanitari del Suem, arrivati pochi minuti dopo, avevano eseguito tutte le operazioni salvavita per decine di interminabili minuti, dopo i quali non avevano potuto far altro che constare il decesso. La vedova per ora non si è rivolta alla procura della Repubblica, ma dopo lo shock del decesso ha chiesto alle autorità sanitarie di vederci chiaro. Massimo Esposito lascia una bimba. La moglie, sentita ieri al telefono, ha precisato solo: «Aspettiamo gli esiti, vogliamo solamente capire cosa è successo». Dal riscontro diagnostico si capiranno le cause della morte improvvisa. Nonostante il grave malore di qualche anno fa, Esposito aveva sempre condotto una vita tutto sommato attiva e normale. Certo, la malattia l’aveva costretto a limitazioni, ma era sempre stato in grado di far fronte alle esigenze della famiglia. I funerali saranno celebrati giovedì alle 10.30 nel duomo di San Clemente. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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