<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Le colline si sgretolano dopo le piogge

Il cedimento di un tratto di strada ai Bergamini di Sotto.  VE.MO.Il cedimento in contrada Soldà, tra Piana e Cerealto.  VE.MO.In contrada Frassine i massi staccatisi dalla collina erano caduti in strada: sono stati rimossi.  MOLINARISmottamento anche in contrada Cereo, sopra via Aldo Moro.  VE.MO.
Il cedimento di un tratto di strada ai Bergamini di Sotto. VE.MO.Il cedimento in contrada Soldà, tra Piana e Cerealto. VE.MO.In contrada Frassine i massi staccatisi dalla collina erano caduti in strada: sono stati rimossi. MOLINARISmottamento anche in contrada Cereo, sopra via Aldo Moro. VE.MO.
Il cedimento di un tratto di strada ai Bergamini di Sotto.  VE.MO.Il cedimento in contrada Soldà, tra Piana e Cerealto.  VE.MO.In contrada Frassine i massi staccatisi dalla collina erano caduti in strada: sono stati rimossi.  MOLINARISmottamento anche in contrada Cereo, sopra via Aldo Moro.  VE.MO.
Il cedimento di un tratto di strada ai Bergamini di Sotto. VE.MO.Il cedimento in contrada Soldà, tra Piana e Cerealto. VE.MO.In contrada Frassine i massi staccatisi dalla collina erano caduti in strada: sono stati rimossi. MOLINARISmottamento anche in contrada Cereo, sopra via Aldo Moro. VE.MO.

Ferite aperte nel territorio. Quattro frane messe in moto dalle piogge degli ultimi mesi. Dopo la sistemazione degli smottamenti minori, ora il Comune dovrà non solo aspettare i tempi tecnici per preparare i progetti, ma anche procedere con una variazione di bilancio per trovare i fondi necessari a coprire la spesa di ripristino ambientale, da quantificare. «Ad aprile e maggio, complici le piogge, si sono verificati vari smottamenti - hanno fatto sapere dal municipio-. Per molti si è intervenuti con le squadre comunali, mentre per quattro frane vista la rilevanza si è proceduto al restringimento della carreggiata in modo da permettere la viabilità in sicurezza e, contemporaneamente, all’individuazione di professionisti esterni per realizzare i progetti di ripristino». E allora si va da Bergamini di Sotto, dove parte della strada sterrata che porta nelle contrade Paradiso e Preti è ceduta verso valle e per il cui intervento in corso di progettazione sono previsti circa 45 mila euro, alla frana in contrada Soldà: quest’ultima è nel tratto tra Piana e Cerealto e in questo caso i lavori richiederebbero, ad una prima stima, un impegno di spesa di 57 mila euro per sistemare la carreggiata che minaccia di scivolare nel bosco. Per lo smottamento in contrada Cereo, sopra via Aldo Moro, il costo dell’opera è di 30 mila euro e il progetto è già stato approvato in attesa del parere dei Beni ambientali. Qui i lavori di messa in sicurezza hanno richiesto tempi più rapidi, visto che la strada interessata è l’unico accesso alla contrada dove si trova un attività agricola con animali da reddito. Trecento metri a nord in località Frassine altra frana ma le valutazioni tecniche sono ancora in corso: i grandi massi che si erano staccati invadendo la carreggiata a ridosso delle case, sono stati rimossi e la strada resa transitabile. «Gli uffici si sono immediatamente mossi e sono stati predisposti gli interventi di messa in sicurezza con le squadre di manutenzione - spiega l’assessore ai lavori pubblici Federico Granello-. Ora sono in corso le attività progettuali. Purtroppo si tratta di lavori non programmati e che andranno ad incidere pesantemente sulle casse comunali. Ho già richiesto una variazione di bilancio che verrà discussa nel prossimo Consiglio». Ferite che dimostrano «quanto il nostro territorio sia prezioso, ma anche fragile - aggiunge l’assessore all’ambiente Michele Cocco-. Prevenzione e manutenzione rimangono due pilastri fondamentali. Per questo stiamo portando avanti un lavoro di monitoraggio e valutazione dei rischi individuati con il piano di assetto idrogeologico. Collaboriamo con la Regione per riclassificare, anche sotto il profilo urbanistico, il territorio ponendo l’attenzione alla necessità di costruire in aree sicure. Fortunatamente non abbiamo zone ad alto rischio, ma il rispetto per l’ambiente vuol dire anche evitare il sovraccarico urbanistico. Aspetto non secondario è la manutenzione che passa per la presenza dell’uomo. Lo sforzo del Comune si concentra nel garantire le migliori condizioni di vita possibili a chi sceglie di risiedere in collina». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

Suggerimenti