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Il duello Burtini-Acerbi tra centro e frazioni

Alessandro Burtini e Giancarlo Acerbi proiettati al ballottaggio
Alessandro Burtini e Giancarlo Acerbi proiettati al ballottaggio
Alessandro Burtini e Giancarlo Acerbi proiettati al ballottaggio
Alessandro Burtini e Giancarlo Acerbi proiettati al ballottaggio

Scatta la corsa al ballottaggio. È una battaglia all’ultimo voto in cui i due candidati sindaco Giancarlo Acerbi, sostenuto dal centrosinistra, e Alessandro Burtini, appoggiato dal centrodestra, si giocano tutto. A partire, per quest’ultimo, dalla carta Salvini: il leader della Lega è annunciato a Valdagno per lunedì a tirare la volata finale. Nel testa a testa parte in leggero vantaggio Burtini che con la sua coalizione si è attestato sul 45,89% (6.640 voti), contro il 45,17% per la coalizione di Acerbi (6.536). Solo 104 voti di differenza. Nei voti individuali Acerbi batte Burtini 547 a 293. E allora anche le due squadre guardano i risultati sezione per sezione per capire dove hanno perso o guadagnato consensi. Nelle aree più periferiche - Castelvecchio, Piana, Massignani - prevale Burtini, mentre in centro Acerbi. Ma come leggono questi risultati i due candidati? BURTINI. «È una risposta dei cittadini di tipo politico. In questi anni evidentemente le contrade si sono sentite abbandonate e ora guardano all’alternativa proposta a cui sta a cuore qualcosa di diverso dalle sole piazze cittadine. Per questo nei prossimi giorni noi saremo in mezzo alla gente per far capire che il cambiamento è possibile e non è procrastinabile. Con noi arriverà una filosofia nuova di approccio dei cittadini: ascoltare i loro problemi e capire le soluzioni che si aprono senza considerarli di serie diverse a seconda della zona di residenza». Nelle sezioni del centro, invece, il centrodestra è dietro. «Lì è stata più incisiva la campagna denigratoria dell’avversario che mi ha dipinto come un giovane senza esperienza, quando invece abbiamo dimostrato come squadra di avere i numeri per amministrare. In centro c’è da fare una riflessione sulla pavimentazione, sulla sicurezza di piazza Dante, sulla viabilità che deve essere a servizio di tutti e non solo dei residenti. Nella Città dell’Armonia sono da rivedere i dossi, i marciapiedi, l’opportunità di togliere la pedonalizzazione di viale Carducci. Per il centro vogliamo creare occasioni non solo culturali per rivitalizzare il cuore della città. Infine Acerbi vuole imbalsamare viale Trento e la circonvallazione, invece devono essere rese più efficaci per la viabilità e più sicure». ACERBI. «Purtroppo nelle periferie abbiamo risentito della convinzione che siano state trascurate - osserva Acerbi -. Ma dei 15 milioni di investimenti realizzati in 5 anni ben il 66% (i due terzi) è andato alle zone meno centrali, solo che essendo molte e molto vaste gli interventi sono meno visibili rispetto a quelli del centro. Abbiamo già pronto il piano asfaltature rinforzato per quest’anno e riguarderà soprattutto la viabilità collinare. Ma è stato implementato anche un programma pluriennale con nuovi parcheggi e illuminazione nelle contrade. Abbiamo aumentato le corse del trasporto pubblico in alcune zone e sull’onda del bilancio partecipato sarà messa a disposizione di ogni contrada una somma per realizzare lavori che verranno decisi dai residenti. Infine se vinceremo nominerò un assessorato alle contrade che dovrà essere un filo diretto con l’Unione montana anche per reperire finanziamenti per le aree collinari». E per il centro? «Stiamo avviando un progetto per rendere più sicuro per i residenti e più attrattivo per il commercio viale Trento. Inoltre allo studio ci sono vari interventi che devono fare del centro un polo d’interesse culturale, commerciale e turistico. Per tutto questo le risorse ci sono. Basta, invece, leggere il programma degli avversari per rendersi conto che promettono tutto a tutti senza conoscere il bilancio. In questi 5 anni da loro non è arrivata alcuna proposta, ma solo sparate senza interessarsi del bilancio comunale. Noi siamo, a differenza loro, una squadra con competenze di amministrazione e le preferenze ricevute parlano da sole». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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