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«Fieri di accogliere talenti e imprese fra storia e futuro»

Sarà la Marzotto ad ospitare l’assemblea generale di Confindustria sabato. MOLINARI
Sarà la Marzotto ad ospitare l’assemblea generale di Confindustria sabato. MOLINARI
Sarà la Marzotto ad ospitare l’assemblea generale di Confindustria sabato. MOLINARI
Sarà la Marzotto ad ospitare l’assemblea generale di Confindustria sabato. MOLINARI

Lavoro, scuola e sociale. Tre binari che hanno fatto la storia della città e che, sabato, torneranno ad imporsi sulla scena nella sede storica della Fabbrica. Quella con la “effe” maiuscola, quella dove da sempre passato, presente e futuro s’intrecciano. Perché sarà proprio la Marzotto ad ospitare l’assemblea generale di Confindustria Vicenza. E il tema sarà di quelli scottanti: l’ “Italia 2039: chi nasce oggi che Paese troverà tra vent’anni?”. A proiettarsi nel futuro sarà anche il sindaco Giancarlo Acerbi che non nasconde la soddisfazione di ospitare un evento di tale portata in città: «Un’occasione in cui si incontreranno il mondo politico ed imprenditoriale e che per Valdagno è motivo di orgoglio. La dimostrazione che qui c’è storia e tradizione. Una storia rappresentata da una grande azienda, ma anche da tutto il comparto produttivo che attorno si è sviluppato, più o meno collegato. Un mondo imprenditoriale di impegno, dedizione e sacrificio che porta avanti i valori delle realtà industriale vicentina fatta di talenti, di innovazione e tecnologia. Un bel segnale per la città». Sarà, quindi, negli stabilimenti di largo Margherita 1 che, alle 10.30, il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi darà il benvenuto al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, al ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, al governatore del Veneto Luca Zaia, a Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e segretario nazionale del Pd, alla vicepresidente della Camera dei deputati Mara Carfagana. La voce degli imprenditori sarà rappresentata anche da Antonio Favrin, presidente del gruppo Marzotto, Davide Favrin, ad di Marzotto spa, e da Enrico Cereda, presidente e ad di Ibm Italia. Ma in quella platea ci saranno anche 200 studenti degli istituti cittadini che dovranno cogliere i segnali per costruire il loro futuro. «Il legame tra scuola ed impresa è un tema fondamentale che, per quanti sforzi si faccia a tutti i livelli, è ancora da affrontare compiutamente -ha aggiunto Acerbi-. Bisogna stare al passo con i tempi e in un’area, come la nostra, dove le eccellenze le creiamo e le esportiamo dobbiamo fare in modo che tutto il territorio diventi un’eccellenza. Da anni stiamo lavorando sul mondo della formazione e a breve presenteremo uno studio che è stato da poco concluso per capire flussi, domande e offerte. Con la Fondazione Festari, inoltre, abbiamo in corso un progetto per l’Alto Vicentino per favorire sempre di più i fondamentali processi di rete tra scuole e aziende». Marzotto e manifatturiero: una realtà da cui Confindustria Vicenza vuole anche simbolicamente ripartire per tracciare le linee guida future. «La crisi ha fatto i suoi danni, ma il comparto è vivo e vegeto. E lo sarà soprattutto se si saprà proiettare in avanti conservando il proprio Dna e i valori, ma aggiungendo innovazione e tecnologia». La Fabbrica ha creato lavoro, infrastrutture e benessere sociale. Oggi cosa rappresenta per la città? «Fa parte della nostra storia, ma è anche il presente. Ancora oggi vuol dire posti di lavoro, crescita anche culturale per i giovani e stimolo per altre realtà produttive che sono cresciute e crescono grazie al modello “Marzotto”. Da politico plaudo all’idea di Confindustria di ragionare in proiezione ventennale. Vuol dire essere lungimiranti soprattutto in un momento storico in cui i governi durano poco più di un anno». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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