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Fiamme in un ripostiglio, casa inagibile

Per spegnere le fiamme sono giunti sul posto i vigili del fuoco di Arzignano e Vicenza.VV.FF.L’interno dell’abitazione distrutto dalle fiamme.CARIOLATO
Per spegnere le fiamme sono giunti sul posto i vigili del fuoco di Arzignano e Vicenza.VV.FF.L’interno dell’abitazione distrutto dalle fiamme.CARIOLATO
Per spegnere le fiamme sono giunti sul posto i vigili del fuoco di Arzignano e Vicenza.VV.FF.L’interno dell’abitazione distrutto dalle fiamme.CARIOLATO
Per spegnere le fiamme sono giunti sul posto i vigili del fuoco di Arzignano e Vicenza.VV.FF.L’interno dell’abitazione distrutto dalle fiamme.CARIOLATO

Paura per un incendio divampato in una stanza-ripostiglio posta al piano terra di una palazzina di tre piani in via Mazzalovo in centro storico. Il pronto intervento dei vigili del fuoco di Arzignano con due autobotti e di Vicenza con un’autogru ha spento il rogo, che è rimasto circoscritto al piano terra. Ma, il calore e il fumo nero e denso si sono diffusi ai piani superiori, surriscaldando le pareti e impregnando di un odore acre armadi e mobili. L’impianto elettrico è stato compromesso. Ad una prima stima si tratta di danni ingenti. La casa è stata dichiarata momentaneamente inagibile e sarà necessario il sopralluogo di un tecnico per le verifiche, che dovranno indicare lo stato dell’edificio. I vigili del fuoco hanno informato la prefettura e l’ufficio tecnico comunale. L’incendio si è sviluppato verso le 11. A quell’ora Alberto, il figlio venticinquenne del proprietario Paolo Olivieri, professore in pensione, fuori casa con la famiglia, stava studiando al secono piano in vista dell’esame di Procedura penale, che dovrà sostenere la settimana prossima, con lui c’era anche la fidanzata. I due giovani hanno avvertito dei rumori strani, simili a crepitii, giungere dal basso, si sono insospettiti ed hanno aperto subito la porta e sono stati investiti dal fumo. Senza perdere un attimo di tempo sono corsi verso il vano delle scale, e trattenendo il respiro, sono scesi fino al piano terra, raggiungendo la strada. Il giovane, che nella fuga non aveva portato niente con sé, ha subito chiesto il cellulare ad un passante ed ha allertato il 115. «Appena abbiamo sentito i rumori, abbiamo aperto la porta della stanza e ci siamo gettati in mezzo al fumo e siamo usciti fuori di casa – ha detto il giovane -. Al primo passante ho chiesto il cellulare per avvisare i pompieri. Sono stati brutti momenti». L’arrivo dei pompieri è stato tempestivo e le fiamme, che ormai avevano avvolto e bruciato tutto quello che si trovava all’interno, sono state domate. I vigili del fuoco si sono sincerati che i due giovani stessero bene, poi hanno aperto porte e finestre dei piani della palazzina per fare decantare il calore e il fumo. Nel frattempo hanno continuato l’opera di messa in sicurezza dell’ambiente ed hanno disattivato gli impianti di luce e di gas. Durante l’intervento dei vigili del fuoco via Mazzalovo è stata interdetta al traffico. Nel frattempo dal municipio, che dista duecento metri dalla palazzina, sono sopraggiunti il sindaco Francesco Lanaro e il vicesindaco Angelo Frigo. «Volevamo sincerarci di persona sulla situazione dello stabile e assicurarci che i due giovani potessero essere ospitati da conoscenti e da amici finchè la loro casa resterà inagibile», le parole degli amministratori. Anche i genitori con l’altro figlio, fuori casa per alcuni giorni di riposo, dovrebbero rientrare in fretta a Cornedo. Sembra che un corto circuito sia stata la causa del rogo. Nessun pericolo per gli edifici vicini (villa Trissino e la cooperativa di consumo), divisi da un ampio parcheggio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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