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Valdagno

Da donna a donna
Il midollo in dono
che salva una vita

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Francesca Borga felice dopo aver donato il midollo osseo. VE.MO.
Francesca Borga felice dopo aver donato il midollo osseo. VE.MO.
Francesca Borga felice dopo aver donato il midollo osseo. VE.MO.
Francesca Borga felice dopo aver donato il midollo osseo. VE.MO.

VALDAGNO. Da donna a donna. Non ci sarebbe stato modo migliore di festeggiare l’8 marzo che cercare di salvare la vita di un’altra donna. È quello che ha pensato Francesca Borga, 28 anni, quando poco più di un anno fa ha ricevuto la notizia che proprio in quel giorno di festa avrebbe donato il suo midollo osseo. «Quando mi hanno chiamata per avvisarmi che era arrivato il momento di fare la donazione ero felicissima», ha raccontato l’infermiera valdagnese a margine della presentazione del progetto “Valdagno, città del dono”. «In quel periodo - racconta - tutto stava andando benissimo: mi ero appena sposata e poche ore prima mi avevano assunto al lavoro. Non avevo mai dubitato un minuto della scelta che avevo fatto, ma fino a quando non ti chiamano è solo una possibilità sulla carta». Francesca non conosce la persona a cui ha donato, ma sa che è una lei. E ora che ha già donato il suo midollo, la sua missione è andare nelle scuole a sensibilizzare i giovani. «Non è una procedura invasiva, ma si contribuisce a cambiare la vita ad una persona e ai suoi familiari».

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