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Crollo di una casa Coppia salvata Quattro a giudizio

La casa crollata a Castelvecchio nel luglio di tre anni fa
La casa crollata a Castelvecchio nel luglio di tre anni fa
La casa crollata a Castelvecchio nel luglio di tre anni fa
La casa crollata a Castelvecchio nel luglio di tre anni fa

Quattro a processo per quel crollo che rischiò di provocare delle vittime. Il procuratore Cappelleri ha ottenuto il rinvio a giudizio di professionisti e impresari impegnati nei lavori nell’abitazione attigua a quella di una coppia di pensionati, che rimasero feriti quando anche la loro casa collassò. È fissato per ottobre il dibattimento a carico dell’architetto Alberto Antoni, con studio nel Padovano a Piove di Sacco (è difeso dagli avv. Francesca Guolo e Marco Bertazzolo); del coordinatore del cantiere, l’ingegnere Lorenzo Gentilin dello studio Sagei di Arzignano (avv. Novelio Furin); dell’impresario Andrea Zarantonello di Cornedo (avv. Marco Grotto), che aveva eseguito i lavori di sbancamento nella proprietà di Giovanni Pozza e Bertilla Cracco, e infine di Cristian Randon di Trissino (avv. Alberto Berardi), titolare della ditta che aveva collocato la gru sull’area del cantiere. I fatti risalivano al luglio 2015. La procura all’epoca dispose una doppia consulenza per far luce sul crollo, nominando come esperti Daniele Povolo e Claudia Centomo, per accertare le ragioni del crollo dell’abitazione di contrada Munari, e per comprendere quali fossero le autorizzazioni amministrative dei lavori in corso nell’immobile di fianco a quello crollato. Era la mattina del 22 luglio quando avvenne il pauroso crollo che aveva rischiato di uccidere Tranquillo Vencato, che aveva 88 anni, rimasto ferito per fortuna in maniera non grave, e la moglie Clorinda Disconzi, uscita illesa, ma che aveva patito un grosso spavento nel vedere sgretolare la casa di villeggiatura a Castelvecchio di Valdagno, a fianco della quale si stavano svolgendo dei lavori. In aula sarà guerra di consulenze, comprese anche quelle delle presunte vittime, Vencato e Disconzi (tutelati dall’avv. Carlo Spillare) e Giannino Mischi (avv. Luca Basso), che temevano altri crolli. L’edificio si era sgretolato all’improvviso, travolgendo il proprietario Vencato, che per quasi un’ora era rimasto sotto le macerie prima che i vigili del fuoco lo liberassero. Dopo le verifiche era scattata l’inchiesta per verificare i contorni dell’incidente e se nella fase della messa in opera del cantiere siano stati commessi degli errori, come potrebbe essere successo visto il crollo della casa affiancata. Per la procura il comportamento dei quattro imputati deve essere analizzato nel corso di un dibattimento, nel quale analizzare il comportamento di professionisti e impresari che secondo la procura avrebbe provocato il crollo. Le ipotesi di reato sono infatti le lesioni aggravate e il crollo colposo di abitazione, accuse respinte dai diretti interessati che assicurano di avere agito con scrupolo e correttezza e di essersi attenuti alle indicazioni operative che avevano in precedenza concordato con le autorità. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diego Neri

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