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Burtini-Vitetta, siglata l’intesa Acerbi: «Noi alleati con la città»

Francesca Vitetta, al centro, con Alessandro Burtini, a destra: firmato l’apparentamento.  CRISTINAGiancarlo  Acerbi, a centro, nella sede del comitato elettorale.  CISCATO
Francesca Vitetta, al centro, con Alessandro Burtini, a destra: firmato l’apparentamento. CRISTINAGiancarlo Acerbi, a centro, nella sede del comitato elettorale. CISCATO
Francesca Vitetta, al centro, con Alessandro Burtini, a destra: firmato l’apparentamento.  CRISTINAGiancarlo  Acerbi, a centro, nella sede del comitato elettorale.  CISCATO
Francesca Vitetta, al centro, con Alessandro Burtini, a destra: firmato l’apparentamento. CRISTINAGiancarlo Acerbi, a centro, nella sede del comitato elettorale. CISCATO

Ora l’accordo è nero su bianco: Alessandro Burtini e Francesca Vitetta hanno siglato l’apparentamento ufficiale per il ballottaggio del 9 giugno per l’elezione del sindaco. Il candidato di centrodestra aggiunge un’altra lista, “Nuova Valdagno”, a quelle che lo avevano sostenuto al primo turno: Lega, #Burtini sindaco, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Vitetta quindi, se a vincere sarà Burtini, troverà un posto in consiglio comunale, da cui al momento è esclusa in virtù del 5,6% del primo turno. Un gruzzoletto di 814 voti che però è risultato appetito visto che il centrodestra ha cercato e trovato l’accordo. IL CONNUBIO. «Un apparentamento importante - dice Burtini - che si crea sulla convergenza di idee e programmi per una città che vuole tornare a crescere e essere in grado di affrontare le sfide che richiedono dinamismo e capacità di adeguarsi e dare risposte concrete in tempi brevi. I reciproci programmi si sono arricchiti ed integrati, nell’ottica di una Valdagno sempre più capace di innovare e migliorare la qualità della vita dei cittadini». Gli fa eco Vitetta: «Ci siamo apparentati perché abbiamo trovato convergenza sul progetto e sui programmi. Siamo qua per portare una punta di innovazione nella Valdagno del futuro. Alla fine del percorso c’è stata l’approvazione all’unanimità della mia squadra. Le perplessità non erano legate alla possibilità di incidere ma al fatto di entrare in un gruppo già costituito. Burtini mi ha rassicurato che coinvolgerà tutta la squadra nell’azione che speriamo di poter portare avanti assieme». Burtini dice che «l’apparentamento ufficiale e non informale è stata una scelta pensata fin dall’inizio ed è stato messo in atto per motivi di trasparenza e ufficialità». Sulla scheda elettorale quindi i cittadini troveranno anche Nuova Valdagno. In caso di vittoria, Vitetta entrerebbe in consiglio al posto di un consigliere leghista: «La nostra ottica non è quella di piazzare più uomini possibili su più sedie possibili perché non è mai stato il ragionamento della nostra squadra», afferma Burtini. La candidata di Nuova Valdagno punta a «incidere» sulle politiche future, ma per farlo sembra improbabile che basterà il ruolo di consigliere comunale. A domanda diretta, se per Vitetta ci sia già un accordo per inserirla nell’eventuale giunta, Burtini risponde: «Siamo concentrati per il 9 giugno; dal 10 ci concentreremo su chi mettere nei posti giusti in base alle competenze». Tra i punti di convergenza di Burtini e Vitetta spiccano un «ripensamento degli eventi e delle attività culturali» e «una amministrazione a portata di cittadino, diretta, inclusiva e veloce». Ma se oggi c’è questa sintonia, perché fino a ieri correvano l’uno contro l’altra? Nessun rimpianto per quella divisione al primo turno visto che il 45,89% di Burtini sommato al 5,63 di Vitetta avrebbe regalato alla coalizione il 51,52% (anche se queste somme non sempre sono così automatiche)? «Abbiamo fatto dei percorsi paralleli ma diversi, siamo concentrati a guardare in avanti su quello che è il bene di Valdagno, nessun rimpianto», risponde Burtini. Vitetta aggiunge: «Nessun rimpianto, perché con Nuova Valdagno volevamo puntare tutto sulla squadra ma i risultati non sono arrivati». L’ALTRO FRONTE. Dall’altra parte c’è Giancarlo Acerbi, candidato del centrosinistra forte del 45,2%, a 104 voti da Burtini al primo turno. Al ballottaggio confermerà la squadra di sempre. Analizzando gli ultimi giorni e l’apparentamento avvenuto sottolinea: «Molti ci hanno chiesto di valutare un’alleanza con la lista Nuova Valdagno in vista del ballottaggio. Noi avevamo proposto a Vitetta la possibilità di un percorso amministrativo per valorizzare la sua esperienza civica e la sua storia, certi del fatto che sia molto più affine alla nostra che a quella a trazione prettamente partitica del candidato Burtini. Un percorso che ha visto infatti Nuova Valdagno al nostro fianco, a partire dalla questione ospedale dove, ricordiamo, Burtini ha scelto di schierarsi contro la battaglia sostenuta da tutti, Nuova Valdagno compresa, per seguire gli ordini di partito, per arrivare ad altri voti in contrasto col gruppo Lega su partite di grande interesse per la città. Le nostre porte sono state aperte. Abbiamo posto l’interesse dei cittadini al centro, senza snaturare nessun percorso, convinti che il bene della città venga prima di qualsiasi interesse personale o di parte». A fronte dell’apparentamento del centrodestra Acerbi conclude con una stoccata: «Sono convinto che molti elettori della Vitetta voteranno per noi, mentre forse la lista ha preferito il poltronificio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Cristina

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