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Montecchio Precalcino

Trentenne trovata
morta in Marocco
Giallo sulle cause

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Una foto di Eva Valerio, pubblicata oggi dai giornali marocchini
Una foto di Eva Valerio, pubblicata oggi dai giornali marocchini
Una foto di Eva Valerio, pubblicata oggi dai giornali marocchini
Una foto di Eva Valerio, pubblicata oggi dai giornali marocchini

AGGIORNAMENTO LUNEDÌ 6 GENNAIO

 

È arrivata all'ospedale di Agadir la salma della turista vicentina trovata morta sulla spiaggia di Dahkla. Eva Valerio, 30 anni, originaria di Thiene, era in vacanza in Marocco da novembre. Il cadavere è stato trovato nel pomeriggio di domenica sulla spiaggia di Boutalha, nota tra i surfisti come "31k", tra i punti di ritrovo degli sportivi delle onde, a nord di Dahkla.

Gli inquirenti marocchini che seguono il caso non hanno trovato segni di violenza sul corpo e parlano di incidente, indicando l’annegamento come causa del decesso. Il procuratore di Dahkla ha comunque disposto l’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni, ad Agadir.

Domani sono attesi in Marocco i genitori della ragazza.

 

La spiaggia del ritrovamento a Dakhla

 

DOMENICA 5 GENNAIO

 

Una turista italiana, Eva Valerio, è stata trovata morta sulla spiaggia di Dakhla, nella zona sud occidentale del Marocco, un'area particolarmente amata dagli appassionati di kytesurf. La donna, 30 anni di Montecchio Precalcino, ma domiciliata in Francia dove lavorava nel settore alberghiero, l'aveva scelta come meta di una vacanza invernale, da trascorrere in camper con un amico marocchino. È stato proprio l’amico a dare l’allarme quando due sere fa, la ragazza non ha fatto ritorno al camper. Secondo alcune informazioni raccolte in Marocco, prima che la ragazza si avviasse da sola per una passeggiata lungo il mare, tra i due ci sarebbe stata una discussione.

 

Le indagini - si apprende da fonti locali - non escludono nessuna pista anche se per ora si segue quella dell’incidente. La più probabile, a quanto si apprende in Italia, sarebbe quella dell’annegamento.

 

Le ricerche sono partite immediatamente e sono durate fino a questo pomeriggio. È stata la Gendarmeria reale marocchina a ritrovare il corpo della donna, sulla spiaggia di Boutahla, al 31° chilometro della laguna di Dakhla. L’amico della donna, che ha contribuito alle ricerche, è sotto interrogatorio mentre il procuratore della regione di Dakhla ha disposto l’autopsia che verrà effettuata al nosocomio di Agadir.

 

La Farnesina, in stretto raccordo con l’Ambasciata d’Italia a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, sta seguendo con la massima attenzione la vicenda. Le nostre rappresentanze diplomatico-consolari, sottolineano al Ministero degli Esteri, si mantengono in stretto contatto con le Autorità locali, che stanno svolgendo le opportune verifiche del caso, e con i familiari della vittima, a cui stanno fornendo ogni possibile assistenza. A riferire dell’ipotesi annegamento è stato Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, il paese di cui era originaria la vittima, anche se ha precisato di aver appreso che le autorità marocchine stanno svolgendo ulteriori accertamenti. La donna risiedeva a Montecchio Precalcino. Qui nel pomeriggio, su richiesta della Farnesina, si erano recati i carabinieri per informare della disgrazia la famiglia.

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