<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'annuncio

Prosciutto Parma
Il rilancio ora
passa da Thiene

.
Prosciutto crudo di Parma
Prosciutto crudo di Parma
Prosciutto crudo di Parma
Prosciutto crudo di Parma

PARMA/THIENE. Il Consorzio del Prosciutto di Parma e i suoi produttori ridefiniscono la strategia per rilanciare il comparto puntando su quattro pilastri: assoluta terzietà dei controlli, task force di esperti dedicata alla certificazione, modifica e rafforzamento del sistema dei controlli, revisione del disciplinare di produzione. Quattro scelte strategiche che il consiglio di amministrazione del Consorzio ha deliberato con l’obiettivo di migliorare l’identità e la qualità del Prosciutto di Parma Dop a tutela del prodotto stesso e dei consumatori.

 

Sul fronte controlli e certificazione, dopo vent’anni di collaborazione con l’Istituto Parma Qualità (Ipg), il Consorzio volta pagina e affida a Csqa Certificazioni di Thiene il sistema di certificazione e controlli della Dop Prosciutto di Parma.

 

«Un grande riconoscimento del nostro sistema veneto di controlli nel comparto agroalimentare, che vede nel Csqa Certificazioni di Thiene la punta di diamante», il commento dell’assessore all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan.

«La società di Thiene - ricorda Pan - è da oltre 30 anni che si occupa delle eccellenze nazionali di settore e le principali dop prodotte nel nostro Paese, e da oggi vigilerà su un’altra delle principali denominazioni italiane. Con questo incarico viene riconosciuta una volta di più la professionalità, la capacità e l’efficacia dell’attività svolta da questa società che, fra l’altro, è il primo ente italiano accreditato nel settore del food. Ringrazio il Presidente di Csqa Carlo Perini e l’Amministratore Delegato Pietro Bonato per aver raccolto una sfida importante, in un momento non facile per la filiera del Prosciutto di Parma, al centro di un’indagine sul rispetto delle regole imposte dal disciplinare. Sono certo che la comprovata serietà e competenza dell’organismo veneto - conclude - servirà per valorizzare e ridare credibilità al vero made in Italy». 

Suggerimenti