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La banda del botto svuota il bancomat Tre colpi in 2 mesi

La banda dei bancomat è tornata in azione a Thiene, una settimana dopo il colpo ad Arzignano. CISCATO
La banda dei bancomat è tornata in azione a Thiene, una settimana dopo il colpo ad Arzignano. CISCATO
La banda dei bancomat è tornata in azione a Thiene, una settimana dopo il colpo ad Arzignano. CISCATO
La banda dei bancomat è tornata in azione a Thiene, una settimana dopo il colpo ad Arzignano. CISCATO

La banda del bancomat torna a “prelevare” da uno sportello Bpm. Dopo i colpi agli erogatori di denaro del Banco Bpm in piazza Pellizzari il 16 novembre e della Banca Popolare di Verona (sempre del gruppo Banco Bpm) in corso Mazzini l’11 gennaio, entrambi ad Arzignano, nelle prime ore di ieri i malviventi hanno preso di mira la filiale thienese al civico 31 di via Kennedy. Un furto messo a segno ancora una volta in una zona centrale e ancora una volta di notte, avvenuto circa alle 3.30 di domenica: stando alle prime ricostruzioni le modalità operative dei ladri sarebbero analoghe a quelle dei colpi precedenti. LA BANDA. Un “palo” armato si sarebbe appostato di fronte all'istituto bancario per controllare che nessuno interferisse mentre gli altri tre complici erano impegnati a far saltare il bancomat. Gli ignoti, tutti con il volto nascosto da un passamontagna, prima hanno forzato la porta d'ingresso in vetro per poi accedere al locale adibito al prelievo del contante al quale i clienti possono accedervi per prelevare solo inserendo la propria carta. Per aprire il bancomat i ladri avrebbero fatto detonare una “marmotta”, ovvero una quantità di esplosivo limitata, ma adeguata a far saltare la cassa automatica senza danneggiare il denaro contenuto all'interno e l'edificio. Una tecnica impiegata solo dai “professionisti” e preferita rispetto all'uso dell'acetilene che avrebbe provocato un botto più potente e difficile da controllare. In poche decine di secondi la banda è riuscita a mettere le mani sui contanti e, dopo essere saliti in un'auto guidata da un ulteriore complice, a darsi alla fuga. LE INDAGINI. Nonostante l’immediato allarme e il conseguente pronto intervento dei militari del Nucleo operativo radiomobile di Thiene, i malviventi sono riusciti a far perdere le proprie tracce. Attualmente non è ancora stato quantificato il bottino del colpo sul quale gli uomini dell’Arma, dopo aver effettuato i rilievi, stanno indagando anche visionando le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza installati sia nella struttura che nel circondario. La filiale ha momentaneamente sospeso il servizio di prelievo di contanti, disponendo la provvisoria chiusura del bancomat sopra al quale si è aperta anche una vistosa crepa, probabilmente causata dall'esplosione. I PRECEDENTI. Ammontano invece a circa 100 mila euro gli ammanchi registrati complessivamente nei due precedenti episodi avvenuti in meno di due mesi in una filiale Bpm e in una della Banca Popolare di Verona ad Arzignano. Colpi praticamente identici nel modus operandi a quello di Thiene e perciò molto probabilmente riconducibili agli stessi autori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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