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L’addio al cane antidroga commuove gli spacciatori

Il biglietto trovato nel garage del comando “firmato” con la dose. BILLO
Il biglietto trovato nel garage del comando “firmato” con la dose. BILLO
Il biglietto trovato nel garage del comando “firmato” con la dose. BILLO
Il biglietto trovato nel garage del comando “firmato” con la dose. BILLO

Lo hanno pianto gli agenti con cui collaborava, i bambini che incontrava a scuola e ora scopriamo che la notizia della morte dell’agente speciale Rocky ha scosso anche i suoi “nemici”. A due settimane dalla scomparsa del cane antidroga della polizia locale, morto a causa di una torsione dello stomaco, è stato trovato un bigliettino, una sorta di elogio funebre, firmato, almeno così ci si vuol far credere, proprio da coloro che più temevano il fiuto del pastore tedesco. Alle 7 di ieri mattina, nel garage del comando del consorzio di polizia locale Nordest Vicentino, che si trova nell’area ex Nordera, un agente ha rinvenuto un foglietto, con alcune frasi scritte a mano, che l’hanno lasciato senza parole. «Saremo criminali, spacciatori, delinquenti, ma anche noi abbiamo sentimenti», si legge. «Un cane non può avere nessuna colpa e quello che è successo dispiace pure a noi. Magari avete pensato che avessimo stappato una bottiglia ma non è così. Ciao Agenti, Buona Caccia. Ciao Rocky». E, per non lasciare dubbi su chi abbia lasciato questo messaggio, al posto della firma l’autore ha deciso di identificarsi a modo suo, ovviamente non con il nome, ma attaccando un involucro di cellophane contenente qualche grammo di marijuana e hashish, quasi a voler autenticare la provenienza e l’originalità dello scritto. Un biglietto di “posta certificata” che qualche interrogativo comunque lo suscita. Grammatica corretta, forma anche, linguaggio più vicino ad un chierichetto piuttosto che ad un“criminale spacciatore”, come si definisce l’autore. Ma tant’è, la storia è piena di criminali gentiluomini. In questo caso c’è anche un’improvvisa presa di coscienza della propria umanità. «Abbiamo sentimenti anche noi», si legge. Una frase che tuttavia cozza con la realtà di chi non si fa scrupoli nel vendere droga ai più giovani, spesso anche minorenni. Evidentemente la scomparsa di questo esemplare di pastore tedesco entrato subito nel cuore di tante persone dell’Alto Vicentino, non ha colpito solo gli agenti della polizia locale dei consorzi Nordest Vicentino di Thiene e Alto Vicentino di Schio, in primis l’unità cinofila composta da Rocky e dal suo conduttore, Paolo Pertile. Anche le persone dedite allo spaccio di sostante stupefacenti, a cui Rocky doveva dare la caccia, sono state toccate dalla sua morte al punto da voler dare voce al loro dispiacere in un modo sicuramente eclatante. Un gesto che, sia chiaro, non può redimerli o metterli al riparo dalla condanna per quello che fanno nei giardinetti pubblici o in qualche angolo nascosto della città. «Questo biglietto dimostra che siamo tutti per la vita e che l’operato di Rocky è stato riconosciuto, non solo dalle forze dell’ordine», dichiara il comandante della polizia locale Giovanni Scarpellini. «In due anni e mezzo di servizio il nostro pastore tedesco ha partecipato a duecento operazioni nelle scuole di Thiene e Schio e del circondario, ma anche nei parchi, nelle vie cittadine e durante le perquisizioni domiciliari». «Rocky veniva impiegato ogni settimana», ricorda Scarpellini, «e il suo fiuto ha portato alla segnalazione di circa 150 persone per il possesso di sostanze stupefacenti. Ci eravamo molto affezionati a Rocky e, anche se arriverà un nuovo agente, nessuno potrà mai sostituirlo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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