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Dueville-Breganze, in Spv si taglia la coda

Saranno pochi chilometri. Sette su novantaquattro punto cinque. Scritto in lettere, così il rapporto fatto-da-fare è bello visibile. Ma, alla faccia delle apparenti dosi omeopatiche di asfalto fruibile, la prima tratta della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta (Spv) inaugurata ieri l’altro, valore 120 milioni di euro, possiede le caratteristiche per diventare un antidoto antitraffico di spessore. Sono sette chilometri che scorrono in un amen tra l’autostrada A31 Valdastico e il futuro casello di Breganze. Chilometri preziosi perchè permettono di accedere all’area del Bassanese senza attraversare Dueville. «Liberando l’area dal traffico e riducendo sensibilmente l’immissione di gas di scarico», spiega una nota. Per percorrerla bastano una manciata di minuti, tra i 5 e i 7. È un segmento, ma che si presta ad un’analisi di traffico. Per dirla alla Matteo Salvini, «L’obiettivo è ripartire, schiodare l’Italia da un zero-virgola-uno che non le appartiene». Un chilometro alla volta. Un passo alla volta. Lo start è a Passo di Riva, strada Marosticana, provinciale numero 248. Poco prima il casello di Dueville. Da qui escono i mezzi, numerosissimi quelli pesanti, che puntano su Breganze e Bassano. Per arrivare alla zona industriale del paese dei torresani bisogna guidare lungo 8.8 chilometri di viabilità ordinaria per 14 minuti e 50 secondi. Al saldo fanno un semaforo e cinque rotatorie, tra la provinciale 248 Marosticana, via Chizzalunga e la nuova Gasparona: velocità media 70 orari, traffico permettendo, codice della strada (e autovelox) alla mano. E se si resta in autostrada? Per arrivare nello stesso punto i chilometri sono 2 in più, 10.8, ma il tempo si dimezza: circa 8 minuti. La nuova Spv appare gradevole. Un’opinione, estetica, nulla più. È costituita da due corsie di 3,75 metri e una di emergenza per senso di marcia in trincea profonda. Comprende vie di fuga per le emergenze, un sottopasso alla linea ferroviaria Vicenza-Schio, la galleria artificiale Igna (99,6 metri), alcuni tratti in trincea coperta e una galleria artificiale Cà Fusa-Vegra/Madonnetta di 630 metri. Con un’altra galleria di 158 metri si sottopassa la Gasparona, risalendo per superare il torrente Astico con un viadotto di 180 metri per raggiungere lo svincolo di Breganze ovest, dove ci si immette provvisoriamente (attenzione!) sulla Gasparona. Qualche numero. Il pedaggio della nuova tratta varia da 1.10 euro per i mezzi di classe A, a 1.20 euro per la classe B, rispettivamente a 1.50, 2.40 e 2.80 euro per i mezzi pesanti. Da Breganze a Vicenza Ovest, altro esempio, il costo per un’auto è di 3.50 euro. Il tempo di aggiornare il TomTom o Garmin di turno e il tratto si animerà, soprattutto in vista delle prossime aperture. Il 2020 è la data di consegna finale. Ieri alle ore 11 in 10’ scarsi hanno attraversato i varchi verso l’A31 oltre una decina di mezzi pesanti, altrettante auto. Non chi comincia ma quel che persevera. Un motto, l’obiettivo della Spv. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Mason

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