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Don Fabio stile marines «Nessuno resta indietro»

La benedizione del nuovo parroco di Marano, don Fabio  Balzarin
La chiesa di Santa Maria Annunziata gremita di fedeli. FOTO CISCATO
La benedizione del nuovo parroco di Marano, don Fabio Balzarin La chiesa di Santa Maria Annunziata gremita di fedeli. FOTO CISCATO
La benedizione del nuovo parroco di Marano, don Fabio  Balzarin
La chiesa di Santa Maria Annunziata gremita di fedeli. FOTO CISCATO
La benedizione del nuovo parroco di Marano, don Fabio Balzarin La chiesa di Santa Maria Annunziata gremita di fedeli. FOTO CISCATO

«Vi chiedo di provare a vivere il Vangelo insieme, di desiderare di essere insieme chiesa e comunità, mettendo ognuno la sua originalità». La chiesa di Santa Maria Annunziata non è riuscita a contenere l'entusiasmo e la gioia della comunità di Marano, riunitasi domenica pomeriggio per accogliere l'ingresso del nuovo parroco. La parrocchia, guidata per 18 anni da don Claudio Rugolotto, andato ora in pensione, è stata infatti affidata a don Fabio Balzarin, 39 anni di cui sei vissuti come vicario parrocchiale nell'unità pastorale di Breganze e Maragnole. Accompagnato dai sindaci Marco Guzzonato di Marano e Piera Campana di Breganze, don Fabio ha salutato le centinaia di fedeli assiepati sopra il castellaro, soprattutto giovani e bambini, prima di fare il suo ingresso in chiesa assieme al vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol. Durante la cerimonia, le diverse realtà pastorali hanno espresso i loro desideri e le loro aspettative. «Noi vorremmo che giocassi con noi e ci facessi divertire, ma ci rendiamo conto che non basta – hanno detto i bambini della parrocchia – e per questo ti chiediamo di essere un buon pastore come Gesù». «Cerchiamo qualcuno con cui parlare, confidarci e che ci sappia ascoltare – hanno aggiunto i giovani della comunità – non aver paura di proporci cammini impegnativi perché con il Signore noi possiamo fare cose grandi». «Tante volte noi che lavoriamo in parrocchia vorremmo che il prete fosse un organizzatore nato, uno che c'è dappertutto e che mette a posto ogni cosa. Ma la cosa che per noi conta di più è che tu riesca a tessere relazioni ricche di umanità e a promuovere la reale partecipazione dei fedeli» «Capisco che voi abbiate molte attese – ha detto il vescovo Pizziol - ma cercate di adempiere a queste attese insieme, non caricate su don Fabio tutti i vostri desideri e progetti, questi si realizzano solo in una comunione reciproca. Ringrazio don Fabio per aver accettato questo nuovo servizio, e saluto don Claudio con affetto e gratitudine per questi 18 anni alla guida della parrocchia di Marano». «Volevo ricordare con voi il primo giorno dell'Università – ha raccontato don Fabio – circa 300 studenti che iniziavano il primo anno della facoltà di Economia e Commercio: entra il professore e ci dice “il 5% di voi si ritirerà, il 30% si prenderà in ritardo, meno del 50% porterà a termine gli studi”. La scena mi è rimasta impresa perché quel professore non ci conosceva, non conosceva i nostri nomi né la nostra storia, eppure ci aveva già catalogato. Mi è venuto in mente questo episodio perché mi sento di chiedervi soltanto questo: evitiamo che questo accada tra di noi. Arrivo con l'entusiasmo e l'agitazione della prima volta, in una comunità che ha la sua storia e i suoi ricordi. Grazie di avermi accolto con gioia e camminiamo insieme negli anni, sorretti dalla speranza e dalla fiducia in Dio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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