THIENE. Scoppia la bufera sui social dopo la sfilata a Thiene per ricordare, a 40 anni dallo scoppio in via Vittorio Veneto, i tre giovani che hanno perso la vita mentre stavano preparando una bomba. Poco meno di un'ora di commemorazione, iniziata con il grido "Compagni di Thiene, non siete morti invano" e terminata cantando "O bella ciao" quella promossa dal centro sociale Arcadia di Schio, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di militanti, controllati a vista da una trentina fra uomini della polizia di stato, carabinieri e agenti della polizia locale, mentre sfilavano con uno striscione che diceva “Ci sono vite che pesano come piume e vite che pesano come montagne”. La manifestazione è stata autorizzata dalla Questura, ma questo non è bastato a fermare lo sdegno di tanti thienesi per i quali quell'episodio rappresenta ancora una ferita. Gli attuali consiglieri prendono le distanze non solo dall'episodio di 40 anni fa, ma anche dalla manifestazione che, secondo i più, non andava autorizzata. Ma il sindaco Gianni Casarotto, precisa che una decisione del genere non dipende dal Comune.