SCHIO. Matteo Salvini divide Schio. In piazza Statuto centinaia di simpatizzanti leghisti si sono riuniti per ascoltare le parole del vice-premier a sostegno della candidata sindaco Ilenia Tisato; in piazza Rossi, invece, forte la contestazione di centri sociali, studenti e cittadini all'urlo di "Schio non si lega". La contrapposizione tra le due fazioni tiene massima l'allerta delle forze dell'ordine, dispiegate in massa.
Il vice premier è salito sul palco intorno alle 20.30 accolto dal grido "il nostro capitano". «Sull’Autonomia andremo fino in fondo» ha esordito Salvini. «E speriamo che gli alleati di governo - ha aggiunto - non sbandino un po' a sinistra». Poi l'affondo su un altro cavallo di battaglia, i migranti. «Finché ci sono io ministro i porti restano chiusi». «Se mi devono processare perché difendo la sicurezza del mio Paese lo facciano pure».
Momenti di tensione nelle fasi conclusive del comizio e dai contestatori, che erano stati tenuti al di fuori di piazza Statuto, si è alzato forte il grido "buffone buffone".