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Pedemontana L’ira dei residenti per l’indennizzo

Il cantiere in località Covolo a Malo: alta tensione con i residenti
Il cantiere in località Covolo a Malo: alta tensione con i residenti
Il cantiere in località Covolo a Malo: alta tensione con i residenti
Il cantiere in località Covolo a Malo: alta tensione con i residenti

«I cani piangono tutto il giorno, i caprioli sono scomparsi». E mentre le esplosioni nella galleria del Covolo scuotono giorno e notte la Vallugana per la costruzione del tunnel della Pedemontana, il consorzio Sis mette sul piatto 400 mila euro di indennizzi ai residenti. Le possibilità saranno tre: trasferirsi per un anno, cambiare gli infissi, o tenersi i soldi. La reazione dei residenti? «Vogliono farci stare zitti, ma dove andiamo noi, con un mutuo da pagare? Chi controlla le nostre case? Non firmiamo niente». Tra pochi giorni, arriveranno le raccomandate con la proposta economica. È stato uno scontro duro e con toni accesi quello andato in scena l'altra sera in Comune a Malo tra la sindaca Paola Lain, l'assessore ai lavori pubblici Roberto Danieli ed una ventina di residenti della Vallugana. LE ESPLOSIONI. Con la delibera di Giunta dello scorso 18 aprile, il Comune, a fronte degli indennizzi di Sis si impegna a concedere una deroga diurna ai rumori con una fascia di rispetto tra le 13 e le 15 ed una deroga notturna della durata di tre mesi. Il risultato, per i residenti, è che «non dormiamo più, anche perché le esplosioni ora si sentono molto più vicine. Ci tremano le case. È un incubo». «Quando sono partiti con le esplosioni erano a circa 500 metri dal Covolo – spiega Danieli ai residenti infuriati-. Ora sono a circa 350 e, quindi, ci vorrà un mese perché tornino a distanza per proseguire verso Castelgomberto». Danieli, cerca di motivare anche la concessione della variante: «per tre volte l'abbiamo stoppata ma, quando alla quarta volta ci hanno mostrato i dati entro i limiti non abbiamo potuto fare altro se non concederla». «Io credo che dovreste trovare almeno un indennizzo economico per la vostra condizione – l'intervento di Lain rivolto ai cittadini – ma non c'è niente di firmato. Sta a voi trovare l'accordo». SICUREZZA. La sensazione di essere stati «stuprati», o quantomeno «derubati della vita che avevamo scelto» è denunciata dai residenti anche sotto altri aspetti. La nuova strada che unisce il tunnel di soccorso e la Sp 46, per esempio, invita a correre. Anche i camion che trasportano il materiale: «Tra rumore e sicurezza non è più vita, circolano persone con passeggini, biciclette. Rischiamo ogni giorno. Per non parlare della polvere che viene alzata dalle ruote dei tir». «Chiederemo alla polizia locale di effettuare controlli mirati affinché i limiti di velocità siano rispettati e, con Arpav, ci accorderemo per dei controlli “a sorpresa” per Sis ma duraturi su rumori, qualità dell'aria e vibrazioni – concludono Danieli e Lain – Non possiamo annullare la deroga data per tre mesi ma possiamo sempre pensare di non rinnovarla se i valori sono fuori norma». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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