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Schio

"Omo": gli studenti
riscoprono
la bisnipote

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Gigliola Thiella con una foto dei suoi avi: è la bisnipote dell’Omo
Gigliola Thiella con una foto dei suoi avi: è la bisnipote dell’Omo
Gigliola Thiella con una foto dei suoi avi: è la bisnipote dell’Omo
Gigliola Thiella con una foto dei suoi avi: è la bisnipote dell’Omo

SCHIO. Il filo della storia di Schio riannodato dagli studenti. Sono le dettagliate ricerche svolte da alcuni allievi della 5b del liceo artistico Martini sul monumento al Tessitore, il famoso “Omo”, ad aver riconsegnato agli sceldensi la parente di grado più prossimo del modello che lo scultore Monteverde utilizzò per realizzare la statua. La signora si chiama Gigliola Thiella, nata a San Vito di Leguzzano nel dicembre del 1939 e ora residente a Piovene Rocchette. Racconta che la storia del suo bisnonno le è stata tramandata da una zia, Argia Thiella, la quale le ha lasciato in ricordo alcune preziose foto storiche di famiglia. «Mia zia da piccola mi raccontava la storia di suo nonno, il cui nome ora non ricordo più, ma so per certo che il suo cognome fosse Thiella poiché fu il capostipite della mia famiglia, e di come lo scultore Monteverde facesse mandare una carrozza ogni giorno da Vicenza a Schio per prelevare il bisnonno, che lavorava per la Lanerossi, durante i turni di lavoro per utilizzarlo come modello mentre scolpiva la pietra», spiega la signora Gigliola. «Mi raccontava anche che veniva pagato bene per quelle scarrozzate». Il monumento al Tessitore venne inaugurato il 21 settembre 1879.

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