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Nella guerra fra discount a pagare sarà il Comune

Il nuovo supermercato Aldi di via Vicenza.  FOTO DONOVAN CISCATOLa vicinanza fra i due supermercati concorrenti
Il nuovo supermercato Aldi di via Vicenza. FOTO DONOVAN CISCATOLa vicinanza fra i due supermercati concorrenti
Il nuovo supermercato Aldi di via Vicenza.  FOTO DONOVAN CISCATOLa vicinanza fra i due supermercati concorrenti
Il nuovo supermercato Aldi di via Vicenza. FOTO DONOVAN CISCATOLa vicinanza fra i due supermercati concorrenti

Lidl vince il promo round della guerra dei supermercati tedeschi ma a pagare, almeno per il momento, sarà il Comune di Schio, che ha un mese di tempo per rivedere la viabilità di accesso dei mezzi pesanti al nuovo Aldi, essendo ritenuta pericolosa quella attuale dai tecnici mossi dal tribunale amministrativo regionale. La sentenza emessa l’altro ieri dal Tar, pur fra termini giuridici da interpretare, intima all’amministrazione comunale a provvedere in merito. Cos’è successo? LA STORIA. Aldi, gruppo tedesco stretto concorrente di Lid, decide di aprire a Schio proprio a ridosso dei rivali, rilevando lo stabile prima occupato da Bazar Lissa, che si trasferisce dal lato opposto di via Vicenza, in quello che è destinato a diventare il quadrilatero dei supermercati che crescono come funghi da quelle parti. La nuova struttura non può superare i 1.500 metri quadrati di superficie, in sostanza senza modificare le norme in vigore rispetto a quando c’era Lissa. Finché l’accesso comune è stato usato dai clienti di Lissa, Lidl non ha avuto nulla da obiettare, ma il discorso cambia se ad usare gli spazi è acerrimo rivale come Aldi.In pratica, i mezzi pesanti degli approvvigionamenti di Aldi usano lo stesso ingresso dei colienti di Lidl. Da qui, il ricorso ai giudici per limitare l’uso di un accesso che sarebbe, per la società con sede a Neckarsulm, riservato a loro perché privato. Ricorso al Tar che impugna di fatto il permesso a costruire che il Comune ha concesso alla struttura. Siamo a novembre 2018. Intanto i lavori vanno avanti ed un mese fa Aldi apre. LA PRONUNCIA. Il Tar si pronuncia solo il 18 luglio scorso e dà ragione per ora a Lidl, nel frangente tutelato dagli avvocati Matteo Nani e Gianluca Ghirigatto, mentre il sindaco Orsi si era avvalso dell’avvocato Umberto Poscoliero e Aldi Immobiliare dai legali Alessandro Ezechieli, Stefano Sacchetto. Il Tar ha emesso un’ordinanza cautelare che impone al Comune di far trovare una soluzione entro quattro settimane per l’ingresso dei tir di Aldi che non vada a pregiudicare l’incolumità dei clienti del concorrente, “tenendo conto delle possibili violazioni al Codice della strada derivanti dal passaggio di mezzi pesanti ed ai conseguenti pericoli alla sicurezza». C’era stata una prima udienza al Tar in dicembre, ma allora i giudici decisero di verificare tale situazione a costruzione ultimata e ad apertura effettuata della struttura. Dopo le opportune verifiche arriva l’ordinanza che impone al Comune di provvedere in merito. Il 26 marzo 2020 ci sarà l’udienza in cui il Tar tirerà le somme. È evidente che sarà Aldi a dover trovare un ingresso dei tir diverso da quello ritenuto pericoloso da via Vicenza. Ma alla giunta spetta il compito di imporglielo, come ha stabilito il presidente del Tar, Alberto Pasi. I legali dell’ente locale scledense e di Aldi sono già al lavoro. Facile prevedere ulteriori sviluppi giudiziari in una battaglia che dai carrelli della spesa si sposta all’aula giudiziaria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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